Il frigorifero è uno di quegli elettrodomestici che non possono assolutamente mancare in casa. Sebbene soltanto qualche decennio addietro fosse un lusso per pochi eletti, al giorno d’oggi non esiste appartamento in cui esso non sia presente.
Ad essere proprio precisi però quello che noi tutti comunemente definiamo “frigorifero” dovrebbe esser chiamato “frigocongelatore”. Questo perché tale apparecchio è in realtà dotato di una cella frigorifera vera e propria a cui si aggiunge un freezer.
Tralasciando i problemi linguistici e terminologici dovremmo poi imparare a conoscere un po’ meglio quello che da anni si è rivelato un nostro fedele alleato. Perché? Beh, semplicemente perché nel caso in cui dovessimo trovarci costretti ad acquistare un frigorifero, viste le tante innovazioni ormai proposte dal mercato, avremmo sicuramente qualche difficoltà ad agire oppure sceglieremmo senza avere le giuste conoscenze in proposito probabilmente quindi sbagliando.
Ed è qui che entra in gioco la nostra breve guida: nelle prossime righe infatti cercheremo di individuare tutta una serie di caratteristiche utili a tracciare un identikit del frigorifero ideale. Inoltre tenteremo di far luce su alcuni aspetti legati alla vita ed alle funzioni di questo elettrodomestico che non tutti possono dire di conoscere a fondo.
Il frigorifero: come scegliere quello giusto
Parlavamo poc’anzi dell’eventualità di dover scegliere un frigorifero, individuando tra le tante proposte presenti sul mercato quelle che più potrebbero adattarsi alle nostre esigenze e comunque praticando a monte una sorta di scrematura tra i prodotti da ritenersi top di gamma e quelli un po’ meno qualitativi.
Per poter far ciò, dicevamo, è necessario individuare una serie di caratteristiche da tenere sempre presenti all’atto dell’acquisto. Ecco allora i criteri selettivi su cui basarsi per essere certi di scegliere un buon frigorifero:
Tipologie
A dare uno sguardo attento alla merce in esposizione in un qualsiasi centro specializzato non tarderemmo ad accorgerci delle differenze che caratterizzano ciascun frigorifero presente in negozio. Tante sono infatti le tipologie tra cui è possibile scegliere ed ognuna di esse risponde o meno a determinate esigenze.
Per semplicità diremo che esistono essenzialmente tre varianti tra cui potersi destreggiare: i prodotti ad una o a due porte ed i modelli combinati. Ciascuna di queste soluzioni prevede la possibilità di incassare l’apparecchio o, in alternativa, della libera installazione.
Tutte le varianti presentate sono inoltre corredate da congelatore, almeno nella maggior parte dei casi. Detto ciò, passiamo ad individuare le caratteristiche specifiche di ciascun modello ed iniziamo dai frigoriferi monoporta. Com’è facile immaginare questi constano di un’unica porta al di là della quale può essere presente sia il freezer che il frigo vero e proprio.
A separare i due ambienti, per così dire, è presente un piccolo sportello interno. Il design di questo elettrodomestico non è esattamente dei migliori. Il problema di fondo sta infatti nella necessità di aprire il frigo per poter accedere al congelatore.
Questa pratica costringe il sistema a subire un passaggio di aria calda anche nella cella in cui non sarebbe effettivamente necessario che essa entrasse. Questi apparecchi hanno tra l’altro classe di congelamento molto bassa (ci dilungheremo su questo punto tra qualche paragrafo) e non riescono a raggiungere temperature inferiori ai -6°C.
Il loro freezer in sostanza non può congelare degli alimenti freschi, ma tuttalpiù mantenere in salute dei cibi già congelati o surgelati che andranno comunque consumati nell’arco di una settimana. Il modello monoporta quindi più che altro si adatta alle esigenze di chi non consuma surgelati se non sporadicamente. Inoltre è indicato per le case di villeggiatura dove si trascorrono pochi giorni l’anno.
Il frigorifero a due porte rappresenta già un notevole passo in avanti rispetto al precedente modello. Sono molte le similitudini esistenti tra queste due varianti, ma stavolta le due celle di refrigerazione constano di altrettanti sportelli distinti e separati.
Normalmente in questo caso il freezer trova spazio sopra il frigo ma ha una capienza un po’ risicata. In poche parole questo elettrodomestico, per quanto meglio funzionante rispetto all’altra variante, si adatta più che altro alle esigenze di piccoli nuclei familiari che non abbiano la necessità di utilizzare troppo il congelatore.
Una nota di colore: il frigorifero a due porte è stato recentemente rivisitato dai designer delle maggiori aziende del settore che hanno lanciato sul mercato delle linee vintage di sicuro impatto. Passiamo adesso ai frigoriferi combinati. Essi non soltanto presentano celle separate (quindi una per il frigo e l’altra per il freezer), ma sono solitamente concepiti in maniera tale da lasciare in basso il congelatore.
Quest’ultimo, spesso suddiviso in cassettoni, è normalmente molto spazioso. Tale struttura interna ha fatto sì che negli ultimi anni la variante combinata prendesse piede in maniera sempre più eclatante. Le famiglie, numerose o meno che siano, amano questa soluzione in quanto adatta a fare largo uso di cibi surgelati (con i tempi che corrono andiamo tutti di fretta e non sempre è possibile star dietro ai fornelli).
Tra l’altro quando a condividere l’appartamento sono degli studenti o dei lavoratori che si arrangiano a vivere in alloggi di fortuna, ci si organizza spesso assegnando ad ognuno un cassettone del freezer in modo da evitare a monte qualsiasi tipo di problema legato alla gestione della spesa.
Compressori e termostati
I termostati altro non sono che dei regolatori della temperatura su cui l’utente può agire a proprio piacimento. Per meglio capirsi si tratta di quelle manopole poste dentro le celle per mezzo delle quali selezioniamo di volta in volta il livello di freddo o di fresco da raggiungere all’interno del sistema.
Il compressore è invece il motore dell’elettrodomestico. Sfatiamo a questo punto un mito: se si desidera acquistare un prodotto dotato di termostato tanto nel frigo quanto nel congelatore, non è necessario comprare un articolo che consti di due compressori.
A voler essere proprio pignoli anzi questi due elementi sono tra loro svincolati ed indipendenti: non si spiegherebbe diversamente la presenza sul mercato di frigoriferi dotati di un unico compressore ma anche di diversi termostati separati.
Gli apparecchi a due motori hanno semmai ragione d’esistere perché offrono la possibilità agli utenti di contare su due celle autonome ed indipendenti. Questo significa che ad un guasto del congelatore il frigo continuerà comunque a funzionare e viceversa.
Chiaro è che un sistema a due motori dovrà avere comunque dimensioni più rilevanti rispetto ai prodotti più diffusi e che comunque consumerà maggiori quantitativi di elettricità. Insomma il suggerimento relativamente alla presenza di termostati e motori è quello di orientarsi magari sulla doppia manopola ma sul motore singolo: si ridurrà così il fabbisogno energetico dell’elettrodomestico e si farà anche un favore all’ambiente.
Tecnologia di raffreddamento
L’aria fredda presente all’interno del sistema deve necessariamente essere distribuita all’interno delle celle. Questo processo deve verificarsi in ogni apparecchio, ma può avvenire in modi differenti. Distinguiamo così tra frigoriferi statici, statici-ventilati e no frost. La prima variante è senza dubbio la più diffusa.
In questo caso l’aria inglobata nel sistema viene raffreddata secondo quanto indicato dal termostato. Non essendoci ventole però tutti gli scompartimenti più bassi dell’apparecchio saranno appena più freschi rispetto agli altri.
Questo significa che gli alimenti che tendono a deteriorarsi con facilità andranno conservati nei ripiani bassi. Tale variante purtroppo presenta un grosso svantaggio: spesso le pareti dei congelatori si ricoprono di brina e diventa quindi necessario di tanto in tanto effettuare delle operazioni di pulizia.
Il modello statico-ventilato invece consta, non è difficile intuirlo, anche di una ventola che distribuisce l’aria fredda all’interno del sistema rendendo la temperatura omogenea nella cella di riferimento. Anche in questo caso sarà spesso necessario sbrinare il freezer, ma non bisognerà prestare particolare attenzione al ripiano su cui si conserva il cibo.
I sistemi no frost infine si avvalgono di un evaporatore che permette all’apparecchio di non produrre brina ed all’utente di non perdere tempo a risolvere di continuo questo tipo di problema. Qui l’aria fredda viene deumidificata ed è quindi tendenzialmente secca. Questo particolare riveste una certa importanza: i batteri trovano infatti qui un ambiente non ideale alla proliferazione.
Ciò significa che gli alimenti possono essere conservati più a lungo e che difficilmente aprendo il portellone si verrà investiti da spiacevoli olezzi. I no frost possono appartenere alla categoria del total no frost o del dual free frost. Nel primo caso freezer e frigo condividono il medesimo sistema di raffreddamento.
Non si tratta di un elemento positivo: tale condizione fa sì infatti che frutta e verdura finiscano per seccarsi a meno che non vengano riposti all’interno di specifici contenitori o impacchettati nella pellicola. Molti prodotti appartenenti alla categoria però constano di cassettini dedicati utili a riporre gli alimenti più deteriorabili.
I dual free frost, detti anche frost free oppure ancora partial no frost, sono pensati per ricordare un perfetto mix tra statici-ventilati e no frost. Il frigo infatti si avvale della prima di queste due tecnologie, il freezer della seconda. I top di gamma in questo caso montano anche degli ionizzatori o, in alternativa, dei filtri che possano evitare la formazione di odori. Le pareti della cella infine sono, almeno nei prodotti di buona qualità, rivestite da guaine antibatteriche.
Classe dei consumi
Come ormai tutti sanno, gli elettrodomestici devono, nella maggior parte dei casi, essere dotati di etichetta energetica. Tra gli scopi di questo cedolino c’è quello di dare ai probabili acquirenti delle indicazioni di massima circa i consumi dell’apparecchio. Tali notizie possono essere ricavate dalla cosiddetta scala energetica, un sistema a sette livelli in cui vengono collocati i prodotti in base al loro fabbisogno elettrico.
Gli elettrodomestici, secondo questo criterio, possono appartenere a classi comprese tra la D, la peggiore, e la A+++, la migliore. Dal 2012 in poi, così ha stabilito l’Unione Europea, le case produttrici non possono più immettere sul mercato articoli le cui prestazioni scendano al di sotto della classe A+.
Chiunque acquistasse un prodotto appartenente a classi inferiori quindi comprerebbe un dispositivo uscito di fabbrica prima del 2012. Strettamente legato alla classe energetica di appartenenza è il concetto di consumo annuo. Tale dato può fornire delle indicazioni circa l’efficienza del sistema ed il costo annuale da sostenere per tenerlo in funzione costantemente.
Il suggerimento quindi è quello di orientarsi sempre su classi alte e su consumi poco incisivi: a fronte di una spesa sicuramente superiore all’atto dell’acquisto si risparmierà parecchio in bolletta ed in più si aiuterà l’ambiente.
Capienza
La capienza del frigo e del freezer viene di solito indicata in litri. Molti apparecchi sono corredati di etichette in cui si opera a monte una distinzione tra la capacità di queste due celle: i valori relativi al frigo vengono in genere preceduti dall’icona stilizzata di un cartone di latte, quelli riguardanti il freezer da un disegno raffigurante un cristallo di neve.
Per avere idea della capacità dell’apparecchio è necessario sommare questi due valori. Si tenga presente che un single o una coppia possono tranquillamente far fronte alle loro esigenze acquistando un prodotto la cui capacità si aggiri sui 200 litri totali. Una famiglia media però necessita di avere a disposizione almeno 100 litri in più.
Classe di congelamento
Un altro parametro a cui bisognerebbe prestare attenzione è la classe di congelamento a cui appartiene il sistema. Essa viene di norma indicata da un numero di stelle compreso tra 1 e 4 ed indica la capacità del dispositivo di raggiungere temperature più o meno basse in fase di congelazione.
In rapporto a questo valore sarà possibile tenere i cibi in freezer per un periodo di tempo più o meno lungo. Si consideri che ad una sola stellina corrisponde in media una temperatura minima pari a – 6°C e la possibilità di conservare i surgelati per non più di una settimana.
A quattro stelline invece corrisponde una temperatura minima pari a – 18°C e la possibilità di tenere in freezer alimenti surgelati per oltre un anno. Ovviamente le due o le tre stelline contemplano valori mediani. Il suggerimento è quello di valutare le proprie abitudini e scegliere quindi una classe di congelamento ad esse confacente: non necessariamente insomma bisognerà orientarsi sulle quattro stelle…
Silenziosità
Non tutti gli apparecchi possono dirsi silenziosi. Il livello di rumore prodotto da ciascuno di essi viene solitamente misurato in decibel. I valori medi tollerabili per quanto riguarda il frigorifero si aggirano sui 30/45 dB. Attenzione però: distanziare adeguatamente il frigo dalla parete può voler dire percepire un rumore meno intenso. I muri infatti non fungono così da cassa di risonanza per le vibrazioni prodotte dal dispositivo.
Frigo e temperatura esterna
Se è vero che il frigorifero raffredda o mantiene freschi gli alimenti grazie ad un complesso sistema interno, è anche vero che l’azione di quest’ultimo può essere svantaggiata o coadiuvata dalla temperatura in cui l’apparecchio si trova costretto a lavorare. La classe climatica misura proprio questo parametro basandosi su quattro diversi livelli di funzionamento.
Abbiamo così i prodotti SN, cioè capaci di lavorare al meglio delle loro possibilità quando agiscono in una stanza in cui la temperatura sia compresa tra i 10° ed i 32°C, gli N per cui la temperatura ideale va dai 16° ai 32°C, gli ST in cui i valori contemplati sono quelli oscillanti tra 16° e 38°C e le T che lavorano tra i 16° ed i 43°C.
Sul mercato comunque esistono anche delle classi spurie, per così dire. In particolare abbiamo la SN-ST e la SN-T. Nel primo caso l’apparecchio funzionerà al meglio se nell’ambiente circostante la temperatura si mantiene tra i 10° ed i 38°, nel secondo il livello massimo tollerato raggiunge i 43°C. Quest’ultima classe ben si adatta alle esigenze di chi vive in zone particolarmente calde o dei professionisti nelle cui cucine si raggiungono temperature di solito molto alte.
Alimenti congelabili
Tutti sappiamo che un freezer troppo pieno finisce per funzionare male. Da valutare in un frigorifero è quindi anche la capacità di congelamento ossia la mole di cibo che l’apparecchio può congelare nell’arco di 24 h .
Il tutto deve avvenire ovviamente senza lasciar scongelare gli altri cibi e comunque evitando che la loro temperatura salga oltre i -15°C. Tale parametro viene in genere espresso in chili. La capacità di congelamento ideale per un uso domestico è di circa 4,5 chili (o 100 litri) nell’arco di 24 h.
Isolamento
Importante è anche considerare il grado di isolamento raggiunto dal congelatore. In poche parole all’atto dell’acquisto dovremmo tener presente il quantitativo massimo di ore in cui il freezer potrà continuare a lavorare sugli alimenti in caso di assenza di corrente elettrica. Per essere più chiari questo parametro misura il tempo impiegato dal congelatore a passare dai normali -18°C ai -9°C.
Gli apparecchi migliori ci impiegano circa 72 ore ad ultimare questo processo, ma gli elettrodomestici che un po’ tutti abbiamo a casa desistono mediamente già allo scoccare della trentesima ora. Attenzione: per quanto utili e pratici i No Frost hanno in genere una minore capacità di isolamento.
Design interno
Il design interno di un frigo non è soltanto una questione estetica. Dalla presenza di scomparti e ripiani, cassetti e sportellini, possono dipendere anche le prestazioni dell’apparecchio o la generale facilità di impiego dello stesso. Chiaramente i vari modelli possono avere un numero diverso di scomparti, valore questo in qualche modo legato anche alla capacità ed alla tipologia dell’elettrodomestico.
In ogni caso qualsiasi frigorifero avrà dei ripiani pensati per poter agevolmente riporre le bottiglie (cilindriche o rettangolari poco importa), dei cassettini per la conservazione dei vegetali (di norma sono almeno due), dei balconcini controporta (ideali per conservare dei barattoli già aperti), uno o più portauova ed un portaghiaccio.
Ora chiariamo subito una cosa: a prescindere dalla presenza o meno di tutti questi elementi (in ogni caso acquistabili anche in separata sede) è fondamentale verificare che i piani d’appoggio siano regolabili. Ciò è vero tanto nel caso del frigo quanto nel caso del freezer. Attenzione poi agli scomparti speciali, elemento questo comparso con le macchine più moderne ed oggi in crescente diffusione. Queste sezioni dell’apparecchio godono di temperature a sé stanti.
Una di esse è la chiller box i cui valori sono in media un paio di gradi più bassi rispetto a quelli presenti nella cella frigorifera. Qui andrebbero quindi conservati carni e pesci. Completano poi la lista il dispenser (per l’acqua ed il ghiaccio) ed il cassetto con regolazione dei livelli di umidità.
Nel primo caso abbiamo uno strumento che consente di bere sempre acqua o bibite ghiacciate senza però essere costretti ad aprire il frigo. Si tratta di una gran bella comodità che in estate diventa ovviamente anche estremamente funzionale in quanto permette di mantenere le temperature del sistema su valori costantemente bassi (si pensi al caso di una famiglia numerosa in cui ognuno avrà sete in momenti diversi: il frigo verrà aperto decine e decine di volte e faticherà a ripristinare la temperatura interna ideale, peraltro sprecando elettricità).
Il cassetto di cui sopra invece ben si presta alla conservazione di frutta e verdura dato che regolandone l’umidità interna tali alimenti si deterioreranno in tempi più lunghi. Normalmente le temperature qui presenti sono comunque di qualche grado superiori rispetto a quelle riscontrabili nel frigo.
Accessori
Un altro fattore in qualche modo determinante per la scelta del nostro frigorifero ideale potrebbe essere la presenza o meno di determinati accessori o di precise funzioni aggiuntive. Si tratta è vero di elementi non necessari al funzionamento del sistema, ma comunque capaci di rendere più semplice l’uso dell’elettrodomestico o di garantirci delle comodità che possono fare la differenza.
Tra gli accessori indispensabili non possiamo non annoverare i segnalatori acustici. Questi hanno lo scopo di avvisare l’utente che qualcosa non va come dovrebbe. Le spie sonore si attivano di solito quando uno sportello viene dimenticato aperto, quando pur chiudendolo esso si riapre (magari perché qualcosa all’interno della cella è stata mal posizionata), oppure ancora quando per diverse motivazioni dentro l’elettrodomestico le temperature raggiungono livelli di guardia.
Utile è anche il display che, nella maggior parte dei casi almeno, sfrutta una tecnologia touchscreen. Grazie ad esso sarà possibile settare il frigo o il freezer senza per questo dovere aprire i relativi portelloni. Ciò, come abbiamo già visto, significa non sforzare il sistema, consumare un quantitativo minore di elettricità e ridurre il rischio che alcuni alimenti possano andare a male a causa dei continui sbalzi termici dovuti all’apertura ed alla chiusura delle porte dell’apparecchio.
Da considerare è anche la presenza di un blocco tasti: un po’ come accade in altri elettrodomestici (per esempio le lavatrici o le asciugatrici) questa funzione consente di congelare, è proprio il caso di dirlo, un determinato settaggio del prodotto. In poche parole non c’è pericolo, una volta inserito il blocca tasti, che sfiorando i sistemi utili a definire le impostazioni del frigo questi si assestino su altri valori.
Interessante è inoltre il congelamento rapido, funzione che permette di abbattere in tempi molto veloci le temperature e quindi di congelare nell’immediato dei cibi freschi. Attenzione però: per quanto indiscutibilmente utile questo programma andrebbe adoperato con parsimonia in quanto richiede un certo dispendio energetico.
Ed a proposito di dispendio energetico: uno dei tanti optionals che è possibile trovare in un frigo di un certo livello è il programma eco e/o eco night. Queste funzioni fanno sì che l’apparecchio consumi di più durante la notte che durante il giorno dando modo all’utente di ottenere un discreto risparmio in bolletta.
Il raffreddamento bottiglie invece consente di settare il freezer in maniera tale da accelerare i tempi di refrigerazione di acqua, birre e bevande. In alcuni modelli, una volta raggiunta la temperatura ideale, l’apparecchio emette un segnale sonoro. Citiamo infine la funzione Holiday ed il programma Wi-Fi.
Nel primo caso siamo dinnanzi ad un altro dispositivo pensato per alleggerire un po’ la bolletta. In poche parole durante il weekend o in giorni stabiliti a monte dall’utente, il frigorifero entrerà in modalità risparmio energetico. Intendiamoci: le temperature saranno sempre tali da garantire la corretta conservazione dei cibi, ma le prestazioni dell’apparecchio saranno ridotte.
La funzione Wi-Fi, non è difficile intuirlo, consente invece all’elettrodomestico di interfacciarsi con la rete internet casalinga. Perché? Beh, semplicemente perché al giorno d’oggi molti dispositivi elettronici, frigorifero compreso, possono essere controllati da remoto mediante apposite app da installare sugli smartphone, sui tablet e così via.
Proprio su questo principio si basa l’idea di dar vita a delle smart home, le cosiddette case intelligenti, in cui gli sprechi siano ridotti e controllati ed in cui sia possibile garantire ai proprietari di avere il pieno controllo della vita domestica pur trascorrendo gran parte della giornata lontani da casa.
Materiali
Quale materiale si presta meglio alla realizzazione di un frigorifero? Beh, per dare una risposta esaustiva a questa domanda dovremmo entrare in questioni tecniche ed in argomenti scientifici nonché rendere il discorso lungo e complesso.
Volendo quindi semplificare (ed anche di molto) la questione diremo che il frigorifero, così come il freezer, deve essere realizzato con materiali che abbiano la capacità di isolare gli ambienti, che almeno in parte siano riciclabili e che risultino ostili alla proliferazione di muffe e batteri. Tali caratteristiche sono proprie della schiuma di poliuretano, ma oggi sul mercato non mancano comunque altre soluzioni.
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1) Hisense RQ563N4Al1
Ti piace circondarti di oggetti eleganti ed originali? Benissimo: Hisense RQ563N4Al1 è il frigorifero per te. Il prodotto vanta un design elegante e curato inoltre, cosa relativamente insolita, mette a tua disposizione 4 porte. La capacità del frigo proposto è pari a 432 litri e gli spazi interni sono veramente ben organizzati. Del resto ciascuna sezione è molto ampia e contiene svariati accessori funzionali che possano aiutarti a disporre ordinatamente i tuoi alimenti.
Grazie alla tecnologia Dual Cooling poi Hisense RQ563N4Al1 sfrutta un processo di raffreddamento particolare in cui frigo e freezer sono indipendenti l’uno dall’altro. La temperatura così non subisce sbalzi e nel vano non si diffondono odori. La classe energetica di appartenenza della macchina è la A+ ed il rapporto qualità/prezzo mi pare onesto.
Pro: design curato ed intelligente, capacità notevole, buona organizzazione degli spazi interni, consumi ridotti, rapporto qualità/prezzo onesto, impiego della tecnologia Dual Cooling
Contro: niente da segnalare
2) Hisense MTM 55206F
Il frigorifero Hisense MTM 55206F ha ancora delle linee semplici ed eleganti, ma stavolta il design prevede, in maniera molto più tradizionale, la presenza di due sole porte. C’è di bello però che in sede di installazione potrai decidere se queste debbano aprirsi da sinistra a destra o viceversa: ciascuna porta è infatti reversibile per arginare a monte eventuali problemi logistici e di spazio. La capienza del frigo è in questo caso pari a 206 litri e la pulizia dell’apparecchio è facilitata dalla scelta progettuale di rendere rimovibile ogni componente interna dell’elettrodomestico.
Hisense MTM 55206F vanta maniglia integrata, termostato, illuminazione led e prezzo relativamente contenuto. Ho trovato intelligente inoltre l’idea di strutturare l’interno in modo da poter ottimizzare al massimo gli spazi. Unica pecca riscontrata: lo sbrinamento va eseguito manualmente ogni 6 mesi.
Pro: design curato, porte reversibili, buona capienza, pulizia facilitata, valida organizzazione degli scomparti interni, prezzo
Contro: sbrinamento manuale
- Frigorifero doppia porta
3) Bosh KGE36ALCA
Bosh KGE36ALCA fa parte della categoria dei frigoriferi combinati a doppia porta. La capienza massima dell’apparecchio è pari a 302 litri mentre il suo aspetto è decisamente elegante e curato. Ho trovato molto comoda l’idea di suddividere la zona frigo in 4 sezioni (2 cassetti e 2 piani liberi con portabottiglie). Anche in questo caso, acquistando il prodotto proposto, avresti a che fare poi con un doppio sistema di refrigerazione, capace di bloccare tra l’altro odori ed umidità.
Interessante è inoltre la funzione “Vita Fresh” pensata per permetterti di regolare manualmente la temperatura del cassetto destinato ai vegetali. Bosh KGE36ALCA appartiene di diritto al gruppo di apparecchi collocabile nella fascia energetica A+++. Certo il suo prezzo è forse un pelino alto, ma il gioco vale decisamente la candela.
Pro: buona capienza, design elegante e curato, valida organizzazione degli spazi interni, doppio sistema di refrigerazione, tecnologia “Vita Fresh”, consumi molto ridotti
Contro: prezzo
- Inverter Intelligente: i sensori termici del frigo combinato...
4) Beko RCSA270K30WN
Il frigorifero Beko RCSA270K30WN ha una capacità pari a 270 litri ed appartiene alla classe di efficienza energetica A+. La parte inferiore del dispositivo è occupata dal congelatore mentre la porzione sovrastante è quella riservata al frigo vero e proprio. Gli interni dell’elettrodomestico sono stati suddivisi in ripiani e cassetti per permetterti una migliore organizzazione degli spazi. Anche in questo caso poi le porte sono reversibili.
Beko RCSA270K30WN si avvale di sistema “MiniFrost”, una tecnologia capace di ridurre al minimo la possibile formazione di ghiaccio all’interno del vano freezer. Ciò è davvero molto interessante soprattutto perché lo sbrinamento dovrà sempre avvenire manualmente (purtroppo). Molto buono è infine il rapporto qualità/prezzo vantato da quest’oggetto anche se devo segnalarti una piccola criticità: l’apparecchio mi è parso un tantino più rumoroso dello standard.
Pro: buona organizzazione dello spazio interno, porte reversibili, tecnologia “MiniFrost”, ottimo rapporto qualità/prezzo
Contro: sbrinamento manuale, rumorosità
- CARATTERISTICHE: Frigorifero combinato freestanding, comparto...
5) Samsung RB29FERNDSA ES Smart Line
Il frigorifero Samsung RB29FERNDSA ES Smart Line ha una capacità pari a 311 litri di cui ben 98 destinati alla sola zona freezer. L’apparecchio sfrutta le tecnologie “No Frost” ed “All-around Cooling”. Ciò significa che è capace di mantenere su livelli pressoché costanti tanto il grado di umidità quanto le temperature registrabili all’interno dei vani. In più l’apparecchio può garantire ai tuoi alimenti il giusto grado di refrigerazione e la totale incolumità da muffe, batteri e brina.
Il frigo qui proposto è pensato peraltro per ridurre gli sprechi ed il livello di inquinamento acustico prodotto dal motore in funzione. Samsung RB29FERNDSA ES Smart Line appartiene alla nuova classe energetica F (corrispondente alla vecchia A+), è ben organizzato internamente, facile da smontare e ripulire e tutto sommato neanche troppo costoso.
Pro: tecnologia “No Frost” ed “All-around Cooling”, consumi ridotti, silenziosità, buona organizzazione interna, facile gestibilità, prezzo
Contro: niente da segnalare
- Caratteristiche: Frigorifero Combinato Smart Line a libera...
Sono Valentina Idone e grazie alla mia esperienza di esperta di elettrodomestici, posso offrirvi i migliori consigli sui modelli più adatti alle vostre esigenze. Provo personalmente diversi elettrodomestici e fornisco un’opinione onesta sulle loro prestazioni per aiutarvi a prendere una decisione consapevole.