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Come pulire i tappeti

Per quanto capaci di dare un tocco in più all’arredo, i tappeti tendono ad accumulare tra le loro fibre molto sporco. In più, per una ragione o per un’altra, finiscono spesso per macchiarsi. Se già la normale manutenzione dei nostri tappeti richiede tempo e dedizione, la rimozione di segni e chiazze potrebbe rappresentare un vero problema.

Il più delle volte il suddetto problema viene risolto portando il tappetto alla lavasecco più vicina. Del resto pulire in casa questi oggetti presenta qualche rischio e non poche criticità. Tuttavia, nella maggior parte dei casi almeno, sarebbe possibile evitare la corsa alle smacchiatorie. Come? Scopriamolo insieme.

Gli accessori da tenere in casa per poter avere sempre cura dei tappeti

I tappeti hanno essenzialmente una funzione ornativa, questo lo sappiamo tutti. Quello che in pochi sanno però è che essi fungono anche da filtri. In che modo? Semplice: intrappolando tra le loro maglie il pulviscolo che circola nell’ambiente ed aiutandoci quindi a respirare aria un po’ più pulita. Certo, questo significa che i tappeti tendono anche ad impolverarsi parecchio. Da qui il bisogno di sottoporli ad una manutenzione regolare.

A questo punto però precisiamo che il tappeto non andrà pulito quotidianamente e neanche troppo spesso. A meno che non si macchi, che per casa non girino animali e che non ci siano dei bimbi piccoli a piede libero, questa prassi non è necessaria, anzi, potrebbe addirittura rivelarsi deleteria.

In linea di massima quindi ci basterà occuparci settimanalmente del nostro tappeto utilizzando soltanto un buon aspirapolvere. Il lavaggio in lavatrice o in ammollo invece non andrà effettuato più di una volta al mese.

Ora: pulire questo tipo di oggetto non è facilissimo. Il problema, ovviamente, si acuisce quando in casa abbiamo molti tappeti. Per evitare di spendere tempo e fatica in eccesso nel rimetterli a nuovo dovremmo procurarci degli utensili che ci facilitino un po’ la vita.

Ci riferiamo innanzitutto al caro vecchio aspirapolvere, ma anche alle spazzole a setole morbide ed ai pulitori a vapore. Molto utili alla nostra causa poi potrebbero rivelarsi anche il bicarbonato, lo shampoo a secco specifico per tappeti e l’immancabile aceto bianco.

Pulire i tappeti: ad ogni macchia le sue soluzioni

Per nostra fortuna non esiste un solo ed unico modo utile a pulire i tappeti. Possiamo dire anzi l’esatto contrario: ci sono moltissime tecniche valide, sta a noi però individuare quella che più si adatti alle nostre esigenze. Ecco qualche dritta.

Pulire dei tappeti senza macchie: ottenere una igienizzazione di base

Poniamo il caso che, fortunatamente, il nostro tappeto sia privo di macchie. Perfetto: dovremo comunque pulirlo ed igienizzarlo in modo da non lasciare che diventi un covo di acari. Per l’occasione ci basterà armarci di un aspirapolvere adatto alla pulizia ordinaria dei tappeti. Steso l’oggetto su una superficie d’appoggio che sia rigida e piana, va benissimo anche il pavimento, impostiamo l’elettrodomestico sul programma dedicato.

Passiamo quindi  avanti ed indietro l’aspirapolvere evitando movimenti bruschi ed aggressivi. Verifichiamo infine di aver tolto tutta la polvere ingabbiata tra le fibre e, se così non fosse, ripetiamo l’operazione. Quando il tappeto sarà pulito, capovolgiamolo in modo da replicare l’iter appena descritto anche sul suo lato B.

Certo, a questo punto serve ancora un bel lavaggio. Controlliamo allora cosa dicono in proposito le etichette e, se possibile, mettiamo tutto in lavatrice. In presenza di un oggetto molto grande o che si caratterizzi per un’evidente delicatezza delle fibre invece rassegniamoci a pulire tutto manualmente.

Armiamoci perciò di una spugna e di un secchio in cui versare dell’acqua ed un po’ di detergente delicato. In assenza di quest’ultimo potrebbe andare bene anche del comune detersivo per piatti, ma rimanendo comunque su quantità molto limitate. Risciacquiamo infine con dell’acqua.

Un’ulteriore soluzione potrebbe essere poi quella di effettuare un trattamento con il pulitore a vapore. Il tutto però prestando attenzione a non rovinare i colori. Per precauzione, soprattutto in presenza di un tappeto antico o particolarmente delicato, giriamo sottosopra l’oggetto e procediamo alla pulizia sul lato che normalmente poggia a terra.

Eliminare piccole macchie con il bicarbonato di sodio

Il bicarbonato è un antisettico naturale capace di assorbire piccole chiazze. Se volessimo semplicemente disinfettare il tappeto senza utilizzare delle sostanze chimiche, potremmo procedere spargendone un po’ su tutta la superficie da trattare. Lasceremo quindi agire per qualche ora per poi rimuovere la polvere con l’aiuto di una spazzola o dell’aspirapolvere.

Per eliminare delle macchie invece bisognerà bagnare la parte interessata e, successivamente, versarci sopra un cucchiaio ricolmo di bicarbonato. Trascorsa qualche ora, sarà già possibile ottenere dei risultati apprezzabili. In presenza di una macchia ostinata possiamo provare a ripetere il trattamento: molto probabilmente avremo successo.

Una storia a parte è poi quella dei tappeti in juta o realizzati con tessuti grezzi. Si tratta in genere di oggetti solidi e robusti. In questo caso procederemo perciò spolverando tutto il tappeto col bicarbonato, bagnando una spazzola adatta e quindi strofinando delicatamente la superficie. Successivamente, per eliminare i residui di bicarbonato, metteremo il tappeto sotto un getto d’acqua corrente.

Macchie incrostate ed aloni persistenti: ecco come affrontarli

Se il nostro tappeto versa in uno stato di totale abbandono, magari con tanto di incrostazioni e macchie ormai sedimentate, è il caso di passare alle maniere forti. Il primo tentativo che possiamo fare è quello di utilizzare dello shampoo specifico. Il prodotto andrà adoperato soltanto sui punti rovinati e dopo aver lavato l’intero tappeto con metodi tradizionali.

Se l’incrostazione persiste proviamo col pulitore a vapore. In questo caso monteremo però sul corpo macchina la bocchetta per pavimenti o, in alternativa, quella per i vestiti. Non cediamo invece alla tentazione di utilizzare terminali più piccoli: rovinerebbero irrimediabilmente il tappeto. Direzionando il getto di vapore proprio sulla macchia, dovremmo prima o poi assistere ad un suo cedimento.

L’incrostazione dovrebbe insomma ammorbidirsi al punto da poter essere rimossa con una spugna. In alternativa possiamo anche provare a versare sulla macchia una soluzione di acqua e detersivo per poi spazzare la parte interessata con una spazzola a setole morbide. L’incrostazione, anche stavolta, dovrebbe ammorbidirsi e quindi poter essere rimossa con spazzole o panni.

Gli errori da evitare quando si puliscono i tappeti

Sbagliare a pulire un tappeto è facilissimo. Molte volte, ad esempio, si tende a sottovalutare la fragilità delle fibre, soprattutto nel caso dei manufatti più antichi e pregiati. Un altro errore comune è quello di trascurare la reazione che i colori potrebbero avere una volta entrati a contatto coi detergenti.

Per questo motivo è buona prassi studiare l’etichetta del tappeto ed eventualmente provare il metodo di pulizia prescelto su angoli piccoli e nascosti. Dovremmo poi limitarci a lavare in lavatrice soltanto i manufatti realizzati in materiale sintetico, utilizzando comunque acqua fredda.

Tappeto igienizzato a puntino

Il tappeto, lo sappiamo tutti, dà un tocco di calda accoglienza alla casa. Se poi è anche profumato e ben pulito ci permette di proteggere le nostre vie respiratorie. Insomma: oggetto decorativo sì, covo di acari ovviamente no!


Ultimo aggiornamento 15-03-2023 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API