Il forno a microonde è uno degli elettrodomestici in assoluto più presenti nelle nostre cucine. Il suo successo si deve, senza ombra di dubbio, alla velocità con cui riesce a cuocere e riscaldare svariati cibi nonché al basso consumo energetico che esso è in grado di garantire. Questo dispositivo inoltre consente di scongelare all’ultimo momento un piatto gelosamente custodito in freezer e di sopperire alle funzioni del normale forno elettrico o della cucina a gas.
Il dispositivo in esame, non a caso, consente infatti all’utente di scegliere tra la funzione grill, ventilata e la normale regolazione di potenza. I modelli più evoluti poi offrono anche dei programmi innovativi non presenti in altri forni di più vecchia concezione. In poche parole insomma le mansioni di più elettrodomestici si sono fuse e condensate in un unico marchingegno capace di assicurare a chi lo possiede un grande risparmio di tempo, spazio e denaro.
Unico accorgimento richiesto? All’interno di questo utile elettrodomestico andranno collocati soltanto contenitori specifici per i forni a microonde e, soprattutto, non verranno mai posizionati oggetti in metallo che, in quanto capaci di riflettere le microonde presenti nel dispositivo, possono intaccare le varie componenti elettroniche qui presenti danneggiando irreparabilmente questo gioiellino per cucine.
Le funzioni del forno a microonde
Il forno a microonde, come si accennava già in precedenza, può essere programmato in svariate modalità consentendo così agli utenti di cucinare al suo interno qualunque genere di cibo e pietanze. Vediamo quindi nel dettaglio quali sono le proposte contemplate di default:
Funzione grill
La funzione grill consente di grigliare i cibi esattamente come si farebbe con un forno tradizionale. Il microonde in questo caso è stato modificato infatti in modo da consentire ai tecnici di installare anche un dispositivo in grado di erogare raggi infrarossi, gli stessi che vengono normalmente utilizzati per dorare o gratinare la crosta degli alimenti. Il risultato finale? Ottimo!
Funzione crisp
Probabilmente non sono in molti a conoscere questa funzione anche perché essa è presente soltanto nei forni di più moderna concezione. In sostanza essa fonde, è proprio il caso di dirlo viste le temperature raggiunte, la cottura grill, quella a forno ventilato ed il potere del semplice microonde. Cosa se ne ricava? Una cucina molto gustosa e saporita e dei piatti spesso impreziositi da un’adorabile crosticina croccante!
Ma esaminiamo più dettagliatamente gli effetti che i vari tipi di cottura contemplati nella funzione crisp hanno sugli alimenti. Iniziamo col dire che grazie al programma di ventilazione i cibi si disidratano uniformemente ma soltanto negli strati più superficiali. Ciò serve a mantenere umido l’interno delle pietanze. Grazie al grill invece la parte più esterna del piatto forma la saporita crosticina di cui sopra mentre il microonde accelera i tempi di cottura (cosa che contribuisce a ridurre notevolmente gli sprechi energetici e viene ovviamente incontro alle esigenze di chi va sempre di fretta).
Perché la funzione crisp possa essere attivata però è necessario utilizzare la speciale teglia in dotazione con il forno, il cosiddetto piatto crisp, interamente realizzato con composti anti aderenti che convogliano il calore sviluppato all’interno dell’elettrodomestico sugli alimenti diffondendolo sempre in maniera omogenea. L’accessorio abbinato a questa funzione consente inoltre di far lievitare i composti e persino di friggere le pietanze: scusate se è poco!
Funzione ventilata
Al pari dei forni elettrici, anche il forno a microonde consente di optare per il programma con ventilazione. Ciò avviene grazie all’azione di una ventarola montata sul corpo dell’oggetto e posta in genere nella parete speculare allo sportellino. Questa funzione consente di utilizzare l’apparecchio esattamente come si farebbe con un normale forno elettrico ma comunque sfruttando tempi di lavoro molto ridotti rispetto al solito.
Il programma in questione poi permette all’utente di cuocere gli alimenti in modo che si formi una patina croccante che avvolga l’intera superficie dei cibi (e quindi non più soltanto gli strati superiori). Il microonde con funzione ventilata quindi ben si adatta soprattutto alla preparazione degli arrosti, della carne in genere, del pesce, della pasta e di vari contorni a base di verdure. Questo sistema di cottura però non è per niente consigliato nel caso in cui si desideri cuocere qualche alimento che contenga del lievito (anche se paradossalmente questa regola non vale per i biscotti).
Il forno a microonde: meglio sceglierlo da appoggio o da incasso?
Al giorno d’oggi molti mobilifici propongono ai loro clienti delle cucine con apposito scasso per microonde. Tuttavia, prima di cedere alle lusinghe delle mode attuali, è sempre meglio riflettere sui pro ed i contro legati alle proprie decisioni. In queste poche righe quindi aiuteremo chi legge a risolvere definitivamente il dilemma.
Partiamo dal presupposto che i forni da appoggio hanno spesso dimensioni molto contenute e che sono quindi particolarmente adatti ad essere trasferiti da un luogo all’altro della cucina o, perché no, prestati ad amici e parenti che ne abbiano momentaneamente bisogno. Normalmente, tanto per farsi un’idea un po’ più precisa, questi forni hanno una capacità compresa tra i 18 ed i 30 litri. Ciò significa che consentono la cottura di una quantità ridotta di alimenti.
Essi in sostanza ben si adattano alle esigenze dei singles o delle giovani coppie. Quanto sinora affermato è un limite o un vantaggio? Beh, in questo caso sarà l’utente a propendere per l’una o l’altra opzione in funzione delle sue esigenze personali. In ogni caso, prima di pronunciarsi, bisogna sottolineare che la dimensione dei forni da appoggio e la facilità con cui questi piccoli elettrodomestici possono essere trasportati non sono le uniche caratteristiche da tenere in considerazione all’atto dell’acquisto.
I dispositivi in esame infatti devono poter essere posizionati sempre in maniera tale che tra il forno e le pareti ci siano almeno 5cm di distanza e, soprattutto, che al di sopra dell’elettrodomestico non ci sia niente o, quanto meno, che almeno i primi 30cm che sovrastano l’oggetto siano liberi da ingombri di ogni genere e tipo.
I forni a microonde studiati per essere incassati invece sono ovviamente meno soggetti a restrizioni riguardanti la vicinanza ad altri oggetti o alle pareti: essi infatti vengono installati proprio in un’apposita nicchia scavata nella cucina. I forni da incasso hanno normalmente dimensioni un po’ più grandi rispetto ai dispositivi free standing prima descritti: di solito infatti essi hanno una larghezza stimata in circa una sessantina di centimetri, mentre la loro altezza si aggira sui 30 o al massimo 35 centimetri.
La capacità di questi dispositivi, gioco forza, è quindi superiore rispetto a quella vantata dai forni da appoggio e si aggira sui 35 litri. In poche parole quindi essi sono più adatti a chi non ha grossi problemi di spazio ed alle famiglie medio-grandi.
Per quanto riguarda le funzioni, i programmi e le prestazioni queste due tipologie di forno a microonde possono dirsi in tutto e per tutto equivalenti. In poche parole insomma non è possibile affermare che una variante sia indiscutibilmente migliore rispetto all’altra. A questo punto quindi, fatta eccezione per criteri di scelta basati sulla valutazione degli spazi disponibili e sulle esigenze degli utenti (altro è cucinare per un single, altro per una famiglia numerosa), la discriminante tra forno portatile e da incasso è tutta nel gusto personale.
Come funziona un forno a microonde?
Un forno a microonde funziona chiaramente in maniera molto diversa rispetto ad un forno tradizionale: non si spiegherebbe altrimenti la differenza di prestazioni tra questi due oggetti. Nel caso in esame le microonde prodotte dall’apparecchio sono in grado di penetrare all’interno di qualsiasi pietanza e, fatto ciò, di agire sulle molecole di acqua intrappolate al suo interno. I liquidi presenti nei cibi iniziano così a sobbollire regalando all’utente un piatto che abbia una cottura interna più che omogenea.
Questo genere di cottura somiglia un po’ a quella che si ottiene lessando un qualsiasi alimento in pentola con l’unica differenza che le sostanze nutritive qui contenute non si disperdono nel recipiente ma restano incamerate nei cibi e quindi ingerite. All’esterno invece non è raro, in base al programma per la cottura selezionata, che si formi una patina croccante derivante dalla sostanziale disidratazione delle parti più superficiali degli alimenti.
Il forno a microonde in sostanza è quindi un elettrodomestico in grado, grazie alla sua tecnologia, di restituire dei piatti dal sapore intenso e gustoso. Proprio le microonde però hanno negli anni insospettito alcuni studiosi i quali, a seguito di alcuni programmi di ricerca e di svariati esperimenti condotti, sostengono oggi che il dispositivo possa essere dannoso per la salute se non addirittura cancerogeno.
Le microonde utilizzate infatti sono le stesse impiegate per effettuare delle radiografie ed alla lunga potrebbero influire negativamente, così dicono gli esperti, sul benessere degli utenti. Non è questa ovviamente la sede per disquisire su tale ipotesi. Spetta infatti a chi legge il compito di eseguire tutte le ricerche del caso, di valutare la situazione e di prendere la sua decisione: il nostro compito invece è solo quello di informare.
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Quanto costa un forno a microonde
Il costo di un forno a microonde dipende in larga misura dalle dimensioni e dalla potenza erogata, oltre che dalle funzioni aggiuntive, come la cottura a convezione. Un wattaggio più alto cuocerà i cibi più velocemente, ma un wattaggio più basso farà risparmiare sui consumi energetici.
Alcuni modelli vantano funzioni quali menu programmabili e display digitali, che possono aumentare il costo. In generale, i prezzi variano da 50 euro per un modello di base a basso wattaggio a oltre 250 euro per un modello di grande capacità e con funzioni aggiuntive.
Consuma di più il forno elettrico o il microonde?
Quale elettrodomestico da cucina consuma più elettricità, il forno elettrico o il microonde? Ci sono alcuni fattori da considerare. In generale i forni elettrici sono più energivori dei microonde. I forni elettrici richiedono in genere una grande quantità di energia per riscaldarsi, mentre i forni a microonde richiedono solo una piccola quantità per riscaldarsi rapidamente.
Inoltre, i forni sono tipicamente mantenuti a una temperatura uniforme e richiedono una maggiore potenza per la cottura rispetto ai microonde. Pertanto, i forni elettrici consumano in genere più elettricità dei microonde.
Quanto consuma un forno a microonde?
Un forno a microonde standard consuma in genere circa 1,10 kWh quando è in funzione. Tuttavia, questa cifra può variare a seconda delle dimensioni e della potenza del forno. I forni a microonde moderni sono progettati per essere più efficienti dal punto di vista energetico rispetto alle loro controparti tradizionali.
Molti modelli sono dotati di un pulsante “eco”, che consente al forno di consumare meno energia per periodi di tempo più brevi. Ciò può contribuire a ridurre il consumo energetico e a risparmiare sulla bolletta dell’elettricità.
Forni con funzione Crisp
La funzione Crisp del microonde è una funzione avanzata presente in molti microonde moderni. Questa impostazione consente di dorare gli alimenti.
La funzione crisp non è disponibile su tutti i forni a microonde, quindi prima di acquistare un forno è necessario consultare il manuale d’uso o la scheda tecnica. Quando si utilizza la funzione crisp, è importante leggere attentamente le istruzioni e regolare il livello di potenza di conseguenza.
Differenza tra microonde e friggitrice ad aria
La differenza fondamentale tra una friggitrice ad aria e un forno a microonde risiede nei loro processi di cottura. Una friggitrice ad aria utilizza la tecnologia a convezione per far circolare rapidamente l’aria calda attorno al cibo, producendo una consistenza croccante e dorata. degli alimenti.
Questo risultato è ottenuto grazie alla rapida oscillazione dell’aria calda a temperature fino a 200°C (392°F). Il forno a microonde, invece, utilizza le onde elettromagnetiche per creare calore all’interno delle molecole degli alimenti.
Sono Valentina Idone e grazie alla mia esperienza di esperta di elettrodomestici, posso offrirvi i migliori consigli sui modelli più adatti alle vostre esigenze. Provo personalmente diversi elettrodomestici e fornisco un’opinione onesta sulle loro prestazioni per aiutarvi a prendere una decisione consapevole.