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Slow cooker

Cos’è una slow cooker? Probabilmente in molti l’hanno sentita nominare, ma non tutti saprebbero descriverla o individuarla in un negozio dedicato. Beh, questa “ignoranza culinaria” è in qualche modo giustificata e giustificabile se si pensa che il prodotto in esame è molto diffuso negli Stati Uniti, ma fatica ancora a farsi largo sul mercato italiano.

Dato che, ne siamo più che sicuri, si tratta di un empasse temporaneo abbiamo pensato che potesse essere utile arrivare preparati al momento in cui quest’oggetto si diffonderà anche in buona parte delle cucine italiane.

Iniziamo allora col dire che la slow cooker altro non è che una speciale pentola elettrica pensata per cuocere a bassa temperatura un gran numero di alimenti. I cibi qui depositati non raggiungeranno mai i 100° per intenderci e la cottura si protrarrà quindi per ore (ovviamente in relazione alla pietanza in questione). Uno svantaggio? No, più che altro un ritorno al passato, ma in senso positivo.

Qualche tempo addietro la preparazione di un pasto era infatti un affare importante che portava via alle donne di casa molto tempo, ma, come raccontano nonni e genitori, il gusto di quei piatti era impareggiabile ed ancora oggi, chiudendo gli occhi ed andando indietro con la mente, sembra quasi di sentirlo in bocca.

Il segreto stava sicuramente negli ingredienti sani e genuini ben più di quanto non siano oggi, ma anche nelle tecniche di cottura. Attenzione però: la slow cooker sotto questo punto di vista ci catapulta nel passato, ma chi produce questi marchingegni sa che i ritmi di vita di oggi non sono più quelli di un tempo: tranquilli quindi, non sarà necessario incollarsi ai fornelli!

La pentola in questione infatti va semplicemente programmata, poi, la cottura degli alimenti avverrà in maniera del tutto autonoma. Insomma: un mix perfetto tra passato e presente, gusto e moderni stili di vita…

Migliori slow cooker ( pentole elettriche )

Come funziona una slow cooker?

La slow cooker ricorda un po’ i bollitori elettrici utilizzati per cuocere il riso, prodotti che apparvero sul mercato circa un ventennio prima rispetto alla pentola qui in esame. I modelli più semplici, quelli che per quanto detto sopra sarebbe meglio acquistare, constano di una manopola capace di selezionare quattro diversi programmi: ci sono infatti le funzioni “spento”, “bassa temperatura”, “alta temperatura” e “tieni in caldo” (detta anche funzione buffet o warm).

La versione originaria della slow cooker però non prevede la presenza di un timer, oggetto che comunque, se proprio lo si ritiene necessario, si può acquistare in separata sede per un prezzo irrisorio.

Esaminando con un pizzico di attenzione il nome dato ai vari programmi presenti di default nel dispositivo diremmo che c’è poco da spiegare: a secondo di come è posizionata la manopola la pentola smetterà di cuocere, agirà lavorando a temperature alte o basse o si limiterà a non far raffreddare i cibi.

Ma descriviamo meglio questo oggetto. Si tratta di una marmitta realizzata in ceramica e rivestita da uno strato di alluminio all’interno del quale passano dei cavi elettrici pronti ad accogliere gli input provenienti dai comandi ricevuti dall’utente. Completa il quadro un coperchio da utilizzare sempre prima di iniziare la cottura: più semplice di così!

Altre notizie utili

Innanzitutto parliamo del costo di questo prodotto: non è abbordabilissimo, ma nemmeno proibitivo, soprattutto se si considera la sua speciale funzione. Il prezzo di questa pentola è comunque sempre proporzionato alla sua capienza e va da una base di 40/45 euro per la versione più piccola adatta a due persone (2,5 litri), ad un massimo di 85/95 euro per la big da cinque porzioni (4,7 litri).

Togliamoci il pensiero delle note dolenti e parliamo adesso dei consumi legati all’impiego di questa pentola. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, nonostante in molti casi debba rimanere accesa per ore ed ore, la slow cooker non è una mangia elettricità. Questo perché l’aumento della temperatura all’interno del recipiente avviene in maniera graduale e prolungata nel tempo.

La resistenza elettrica contenuta nel sistema infatti si riscalda molto lentamente e, giunta ad un certo livello, addirittura si blocca. Praticamente potremmo paragonare il consumo di questa pentola a quella di una lampada ad incandescenza!

Temperatura ottimale

Ipotizziamo di dover cucinare uno spezzatino, ma di non avere a nostra disposizione una slow cooker. Le soluzioni che ci si parano innanzi a quel punto sono due: procedere sfruttando temperature superiori ai 100° sperando di sbrigarsi il prima possibile, o mettersi l’anima in pace e lavorare con estrema lentezza.

Nel primo caso la carne si cuocerà sicuramente in tempi relativamente rapidi, ma risulterà dura da masticare, rattrappita e non eccessivamente piacevole al gusto. Nel secondo caso il risultato sarà indubbiamente migliore, ma saranno in pochi ad avere il tempo e la voglia di cucinare uno spezzatino. Per ottenere un buon risultato infatti bisognerebbe che la carne rosolasse ad una temperatura mai superiore ai 75°, cosa che ovviamente prolunga, e di molto anche, i tempi di preparazione.

Entra a questo punto in gioco la nostra slow cooker, terza opzione culinaria da tenere in seria considerazione se si vuole preparare uno spezzatino degno di nota e non si vuole rimanere davanti al gas acceso per ore ed ore. Iniziamo col dire che questa pentola non è in alcun modo in grado di controllare la temperatura, in compenso però agisce molto più lentamente di quanto potremmo fare noi posizionando un padellino sul fornello più piccolo acceso a fiamma bassissima.

Questo basta a diffondere il calore in maniera molto graduale non provocando agli alimenti alcuno choc termico, ma anzi ammorbidendoli progressivamente e conservandone la pienezza del gusto. Le temperature raggiunte utilizzando questo attrezzo, per la cronaca, non sono quelle che ci si aspetterebbe da un climatizzatore (cottura lenta sì, ma eterna no), però sono comunque molto basse in relazione alle nostre moderne tecniche di cucina.

Si stimi, tanto per farsi un’idea, che 1,5 litri di acqua a temperatura ambiente (quindi circa 17/18°) in una slow cooker programmata per la cottura a basse temperature raggiungerebbe gli 87° soltanto dopo sei ore di attività.

Alla luce di queste informazioni qualcuno avrà obiettato, ed a ragione per altro, che una prima porzione del tempo utilizzato per cuocere o riscaldare liquidi ed alimenti è praticamente sprecato: nel caso dell’acqua poi in quell’arco cronologico potrebbero addirittura formarsi dei batteri (le colonie proliferano infatti quando questa raggiunge un certo tepore, intorno ai 37/38° per intenderci).

Meglio quindi utilizzare la pentola a calore pieno, ossia tenerla in funzione ad alta temperatura per una ventina di minuti prima di inserire nella sua cavità gli alimenti da cuocere: non solo così si evitano problemi connessi al mancato rispetto di norme igieniche, ma si risparmia anche un’ora di lavoro.

Per la cronaca comunque il disguido della proliferazione batterica, nel caso in cui si volesse bollire dell’acqua all’interno della slow cooker, si risolverebbe da sé dato che la colonia di cui sopra morirà una volta che l’ambiente si sarà riscaldato a sufficienza (75°).

Va inoltre precisato che in questa particolare pentola non andrebbero mai inseriti alimenti surgelati o congelati a meno che non si voglia impiegare un’ eternità a cuocerli rischiando per altro, per quanto detto sopra, una rovinosa proliferazione batterica.

Infine si suggerisce di non porre mai la pentola appena dopo l’uso sotto un getto di acqua fredda e nemmeno nel frigo o peggio ancora nel freezer: il recipiente infatti, proprio a causa dello choc termico subito, si potrebbe danneggiare irreparabilmente.

Cosa è possibile cuocere con una slow cooker?

Beh, i più esperti in arte culinaria ci saranno già arrivati da soli: con la slow cooker si può cucinare praticamente di tutto, in maniera sana ed esaltando i sapori più di quanto non si faccia utilizzando le comuni pentole che ognuno di noi custodisce a casa in credenze e stipetti. Per i più curiosi ed i meno ferrati in materia comunque ecco un elenco di tutte le pietanze che sarà possibile preparare utilizzando questa magnifica casseruola:

Zuppe e vellutate

Utilizzando una slow cooker potremo cucinare per noi ed i nostri cari zuppe e vellutate, ma se vogliamo essere precisi, anche minestroni, passati e qualsiasi altri tipo di preparazione richieda una cottura lunga un giorno o una notte intera.

Per lo stesso principio all’interno di una pentola come quelle qui in esame si potrebbero preparare anche salse o creme di ogni ordine e grado e persino degli ottimi budini. Insomma: provare per credere!

Carne

La carne è una delle principali preparazioni che è possibile realizzare con una slow cooker. Questa speciale pentola, proprio in virtù della sua lentezza, ammorbidisce poco per volta le fibre, i tendini ed i tessuti senza però seccare la carne o farle perdere sapore.

Il segreto per preparare un buon piatto è quello di posizionare la pentola sul programma “alte temperature” lasciando che, come al solito, essa inizi a riscaldarsi per una ventina di minuti prima di inserire al suo interno tutti gli ingredienti della preparazione.

Intanto, proprio in questo lasso di tempo, si dovrebbe procedere rosolando in padella con un filo di olio o di burro la carne da cucinare. Una volta che quest’ultima verrà messa nella slow cooker, si suggerisce di passare alla funzione “basse temperature”, di mettere il coperchio ed attendere pazientemente.

Tra le varie carni quelle che rendono di più grazie a questo particolare tipo di cottura sembrerebbero essere il coniglio e l’agnello oltre che i tagli meno pregiati del manzo, i cosciotti e persino gli stinchi a patto però di essere cotti però in umido. Meglio non cimentarsi invece nella preparazione di arrosti: il loro gusto in questo caso non sarebbe dei migliori.

Pollame

Il pollame deve essere cucinato utilizzando esattamente la stessa tecnica descritta sopra per la carne, passando cioè dal programma ad alte temperature a quello a basse temperature. Un buon consiglio è quello di togliere la pelle dell’animale ancor prima di iniziare la fase di cottura. Ciò perché questa parte del corpo tende purtroppo a liquefarsi ed a sedimentare sugli altri alimenti eventualmente presenti nella pentola.

Privare il pollo della pelle inoltre significa anche mangiare in maniera appena più sana dato che essa è davvero molto grassa. La slow cooker esalta parecchio il sapore del pollame: galline, oche ed anatre su tutti. Meglio invece evitare di cuocere al suo interno della selvaggina dato che il risultato che se ne ricaverebbe non sarebbe dei migliori.

Pesce

Quando si decide di cuocere del pesce nella propria slow cooker è sempre meglio ungere la pentola con un po’ di grasso. A seconda dei gusti o della ricetta in preparazione sarà quindi possibile scegliere tra olio o burro. Fatto ciò, si procederà come se si stesse preparando del pesce al forno. Ottimi tra tutti risultano il baccalà e lo stoccafisso nonché la cernia.

Il suggerimento è quello di cuocere per non più di un paio di ore a bassa temperatura. I molluschi invece vanno rigorosamente preparati in umido e richiedono molto tempo in più. Mai infine cucinare i frutti di mare in questa pentola o adoperando le suddette tecniche.

Verdure

L’immagine che più comunemente viene in mente associando delle verdure ed una pentola come la slow cooker è quella di pietanze poco appetitose perché spappolate ed ormai insapore. Sorprendentemente però è vero l’esatto contrario. Soprattutto le patate infatti impiegheranno moltissimo tempo per cuocersi, figuriamoci per sfaldarsi!

Il suggerimento con queste ed altre verdure più dure, per esempio le carote, è quello di tagliare il tutto in piccoli pezzi e magari pretrattrare in una normale pentola per qualche minuto. Attenzione invece al mais ed ai piselli che si cuociono con facilità e non andrebbero aggiunti ad una eventuale preparazione se non a mezzora dal termine previsto per la cottura. Non esistono ortaggi che non possono essere cucinati nella slow cooker.

Legumi e cereali

I legumi prima di essere cotti vanno anche in questo caso lasciati in ammollo nell’acqua fredda per almeno una notte, quindi andranno sbollentati in una pentola normale contenente acqua molto calda per una decina di minuti.

Questa tecnica, adoperata da secoli in cucina, serve sia a migliorare il sapore dei prodotti in questione sia ad eliminare dalla loro struttura la lectina, una proteina che, sono in pochi a saperlo, è tossica ed è contenuta in tutti i legumi ad eccezione delle lenticchie.

Il suggerimento è quello di usare la funzione per le alte temperature o, in alternativa, di impiegare una decina di ore sfruttando il programma per le basse temperature. La pentola qui in esame infine ben si presta alla cottura di ogni tipo di cereale tranne il riso parboiled.

Bagnomaria

Ed ecco un ultimo esempio degli usi che è possibile fare della nostra slow cooker, il bagnomaria. Ancora una volta la pentola andrà preriscaldata per una ventina di minuti, ma qualsiasi tipo di pietanza necessiti di una cottura a bagnomaria a temperatura estremamente bassa e costante non potrebbe essere diversamente realizzata con gli stessi risultati!


Ultimo aggiornamento 15-03-2023 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API