Chi non ha mai visto uno spillatore di birra? Basta andare a cena in un pub, in pizzeria o, perché no, fare una capatina nei bar meglio attrezzati per poterne ammirare uno in tutto il suo splendore. Questo oggetto fa sì che la birra servita ai clienti possa avere un gusto decisamente diverso rispetto a quella imbottigliata: essa diventa come per magia più densa, più schiumosa ed anche più invitante. E’ forse per questo gli intenditori e gli amanti della birra distinguerebbero una bevanda spillata da una in bottiglia anche ad occhi chiusi.
La diversità di sapore e consistenza di questo buon nettare ambrato si deve in larga parte proprio al meccanismo di funzionamento dello spillatore di birra non fosse altro che per il recipiente in cui la bevanda viene conservata. Questa infatti rimane in grossi fusti posti sotto pressione sin tanto che non viene azionato il meccanismo che consente di condurre la birra dal recipiente al bicchiere. Tale meccanismo si avvale di un gas, ancora una volta sotto pressione, che spinge il prezioso liquido su per i tubi del macchinario sino a raggiungerne i rubinetti. Ma non finisce ancora qui.
La birra spillata ha sempre una temperatura perfetta: essa infatti è fredda al punto giusto, cosa che inevitabilmente ne esalta il sapore. Ciò accade perché l’oggetto qui in esame consta anche di un meccanismo di refrigerazione immediata a sua volta composto da un compressore in comunicazione con un recipiente in cui è contenuta dell’acqua fredda.
All’interno di questo contenitore passano diversi tubi utili a trasportare la birra ai rubinetti. Sulle condutture agisce il compressore che ha in questo caso la funzione di raffreddare tutti i liquidi che scorrono all’interno dei dotti. Inoltre la pressione creatasi dentro il sistema rompe le molecole di CO2 presenti nel nettare ambrato originando così la schiuma, rendendo la bevanda più digeribile e, soprattutto, esaltando il sapore di luppolo e malto.
E’ questo il funzionamento degli spillatori da pub ma, cosa che non tutti sanno, esistono anche degli spillatori domestici, quelli che per intenderci diventeranno i protagonisti della nostra guida. Come funzionano questi apparecchi? Il principio di base è molto simile: la pressione determina infatti il funzionamento del sistema ma, in luogo della bombola di gas sarà presente una riserva di anidride carbonica che sia in grado tanto di mantenere la birra alla giusta temperatura (attenzione: non di raffreddarla) e di agire come propulsore nel momento in cui il liquido deve raggiungere i rubinetti.
Spillare la birra: i segreti dei professionisti
Ammesso anche che si acquisti il proprio spillatore di birra domestico non è detto che la birra consumata avrà lo stesso sapore di quella servita al pub. Non si tratta infatti soltanto di un discorso di marca e varietà, ma anche di tecnica di spillatura, tecnica che può influire parecchio sul sapore della bevanda, sulla conservazione dell’aroma e sul mantenimento delle proprietà organolettiche.
Prima di capire come procedere per spillare correttamente la birra però urge una precisazione: chiunque volesse servire una bevanda degna di nota dovrebbe sempre assicurarsi che la schiuma sia presente nel boccale: essa, fungendo quasi da coperchio, preserva infatti il gusto originale della birra e fa sì che quest’ultima non risulti mai indigesta. Se chi serve la bevanda sa il fatto suo la schiuma non solo sarà presente, ma avrà anche una certa consistenza e risulterà alla vista corposa e compatta.
Inoltre è utile sapere che in nessun caso il rubinetto dello spillatore dovrà entrare in contatto diretto con la birra, ciò ovviamente tanto per ragioni igieniche quanto per non alterarne il sapore. Detto questo, vediamo quali sono le tecniche utilizzabili per spillare a casa la propria birra:
- Spillatura belga: in genere questa tecnica viene utilizzata quando si servono delle birre belghe ed olandesi. In questo caso per ottenere una buona spillatura è necessario inclinare il boccale a 45° già prima che si aprano i rubinetti del macchinario. Quando quest’ultimo inizia ad erogare il prezioso nettare è importante raddrizzare immediatamente il bicchiere. La schiuma prodotta dovrà riempire il boccale sino a strabordare, quindi essere tagliata con un’apposita spatolina. Tale attrezzo dovrà lavorare in posizione obliqua rispetto al boccale e rimuovere solo le bolle dalle dimensioni più grandi
- Spillatura irlandese: la tecnica è praticamente uguale a quella appena descritta, con la differenza che quando la birra sarà arrivata a riempire i 3/4 circa del boccale si chiuderanno i rubinetti, si attenderà che la schiuma si compatti per benino e quindi si procederà riempiendo del tutto il bicchiere
- Spillatura tedesca: ancora una volta sarà necessario inclinare il boccale a 45° ed assicurarsi che la birra riempia il fondo dello stesso prima di drizzare il bicchiere e proseguire con l’erogazione. La schiuma in questo caso sarà davvero molto abbondante e bisognerà attendere che essa si compatti per riempire del tutto il boccale. Il processo andrà ripetuto ancora una volta dato che la formazione di schiuma anche nel corso di questa seconda erogazione sarà davvero copiosa. Giunti finalmente al culmine del bicchiere, la schiuma avrà formato un tappo molto compatto
- Spillatura inglese: gli inglesi non amano molto la schiuma e la tecnica di spillatura utilizzata all’ombra del Big Ben prevede un risultato finale in cui essa sia scarsamente presente (ma pur sempre presente!). Inclinato come sempre il bicchiere, questo recupererà una posizione eretta man mano che si procederà con l’erogazione della birra. Tutto qui…
Come scegliere uno spillatore di birra per casa professionale
Detto ciò, siamo finalmente pronti a scegliere uno spillatore di birra. Certo, conoscere al meglio le tecniche di spillatura da utilizzare ed i meccanismi che permettono all’oggetto in questione di funzionare come da manuale è utile per distinguere tra un prodotto di qualità o meno, ma probabilmente non basta.
Perché insomma si riesca a concludere un acquisto davvero soddisfacente è necessario anche sapere quali caratteristiche devono essere immancabilmente presenti in uno spillatore affinché la birra versata sia buona esattamente come quella bevuta nel pub di fiducia. Vediamo quindi nel dettaglio tali peculiarità:
Capacità di raffreddamento
Uno dei parametri da valutare prima di acquistare uno spillatore di birra è la quantità di nettare ambrato che esso sarà in grado di raffreddare e soprattutto in quanto tempo il macchinario riuscirà a portare termine tale operazione (ecco definita la capacità di raffreddamento). Per quanto riguarda gli attrezzi pensati per un uso domestico dobbiamo individuare due distinte categorie di spillatori ossia quelli a raffreddamento integrato e quelli privi di questo meccanismo.
In ciascuno dei due casi è bene puntualizzare che il barilotto di birra prima di poter essere servito deve essere preventivamente riposto in frigo per qualche ora. Ciò ovviamente allo scopo di poter raggiungere la temperatura di servizio più adatta. Gli spillatori domestici infatti non sono mai corredati da sistemi di raffreddamento paragonabili a quelli presenti negli attrezzi professionali.
Tuttavia l’apparecchio sarà comunque in grado di mantenere la giusta temperatura della bevanda per un bel po’ di tempo. I prodotti più performanti infine consentiranno all’utente di selezionare manualmente il suddetto parametro mantenendo quindi la birra fresca esattamente come quando è venuta fuori dal frigo. Attenzione però: ogni birra ha la sua temperatura di servizio. Spetterà all’utente assicurarsi quindi che essa venga raggiunta durante la permanenza in frigorifero.
Capacità di conservazione
Per quanto tempo lo spillatore che si intende acquistare sarà in grado di preservare le condizioni organolettiche della birra? Partiamo dall’idea che una volta aperti fusti e bottiglie la bevanda si deteriora con una certa velocità. In linea di massima lo spillatore domestico consente, grazie al meccanismo di pressurizzazione, di conservare le qualità organolettiche del prodotto per un periodo di tempo compreso tra 7 e 30 giorni.
Durante questo periodo, ovviamente, lo spillatore non resterà sempre in funzione: sarà infatti un sensore a riattivare temporaneamente il sistema di compressione e di mantenimento della temperatura in modo da non scendere mai oltre la soglia di guardia.
Potenza
La stragrande maggioranza degli spillatori di birra ad uso domestico funziona grazie all’alimentazione elettrica. Per questo motivo è necessario all’atto dell’acquisto valutare anche la potenza del sistema e tentare di rendersi conto di quanto essa possa incidere sulla bolletta. Iniziamo col dire che un prodotto a potenza più elevata offre sicuramente prestazioni migliori in quanto permette di raffreddare la birra in tempi più rapidi e di lavorare anche su un maggiore quantitativo di bevanda.
Oltre che di tutto questo bisogna tenere conto anche del fatto che gli apparecchi più potenti permettono di disperdere quantitativi minori di anidride carbonica conservando la birra sostanzialmente in condizioni migliori rispetto ad altre tipologie di spillatori. Detto ciò, è bene precisare che in commercio esistono anche dei prodotti che non vengono in alcun modo alimentati e che quindi non permettono di raffreddare o mantenere la birra ad una data temperatura.
Tali dispositivi in realtà altro non sono che dei semplici rubinetti che possono essere collegati al fusto o utilizzati come dei contenitori dotati di erogatore. Questi rubinetti possono essere adoperati soltanto dopo aver preventivamente raffreddato il fusto e, pur essendo molto economici, non garantiscono ovviamente risultati esaltanti.
Essi possono rappresentare una valida soluzione soltanto nel caso in cui siano molti gli utenti che contemporaneamente attingano al barilotto (e quindi se la birra viene consumata con una certa rapidità) ed in un contesto in cui non è possibile portare con sé troppi ingombri (si pensi ad una gita in campagna o ad un barbecue). Gli spillatori a motore invece ben si adattano agli habitué della birra che vogliano centellinare la preziosa bevanda e che vogliano gustarla in tutta serenità a casa propria.
Design
In molti non amano soltanto la birra ben spillata, ma anche la spillatricein quanto oggetto d’arredo. Per questo motivo coloro i quali si riconoscano nella categoria farebbero bene a prestare attenzione anche allo stile del prodotto. In generale possiamo dire che gli articoli a motore sono molto più larghi e profondi rispetto alle altre varianti presenti sul mercato. Inoltre tutti gli spillatori si sviluppano seguendo un asse verticale.
Alcuni modelli constano anche di un alloggio per il ghiaccio, altri possono avere un display utile a monitorare le condizioni di conservazione della birra ed a dare alcuni comandi al dispositivo, altri ancora giocare molto sull’estetica del rubinetto. Per quanto riguarda quest’ultimo punto in particolare diremo che esso potrà essere a maniglia, esattamente come quello dei macchinari usati nei pub, a caduta o a pompa.
Compatibilità del fusto
Quando si compra uno spillatore di birra bisogna stare attenti ad un ultimo fondamentale particolare, vale a dire la compatibilità del sistema con il barilotto. Il suggerimento è quello di documentarsi sul tipo di fusto rilasciato dalle varie aziende produttrici e quindi di verificare che questo sia effettivamente utilizzabile insieme allo spillatore che si intende acquistare.
Sottolineiamo poi che il problema riguarda essenzialmente i prodotti ad alimentazione elettrica: le altre varianti presenti in commercio infatti consentono senza grossi problemi di collegare il sistema anche alle bottiglie oppure ancora alle lattine.
In aggiunta a ciò, è bene specificare che gli spillatori con motore possono prevedere l’impiego di tre diversi tipi di fusti: i piccoli, ossia quelli che non superano i 2 litri di contenuto, i medi, vale a dire i contenitori da 5 litri, ed i grandi, cioè i barilotti da 6 litri (che ovviamente vengono considerati grandi quando si tratta di spillatori ad uso domestico: lo stesso non accade nei pub o nelle birrerie!
Questa informazione ha una sua importanza dato che i fusti destinati ai pub ed ad altre attività similari hanno in genere una capacità compresa tra i 20 ed i 30 litri. Quando si ordina online il proprio barilotto è facile far confusione o dimenticarsi di considerare questo parametro. Attenzione quindi…).
Chiaramente è bene quando si valuta la compatibilità del fusto prestare attenzione anche alla capacità di conservazione del sistema. E’ ovvio infatti che uno spillatore in grado di ospitare dei fusti da 6 litri dovrà anche garantire all’utente dei tempi di conservazione sicuramente più lunghi rispetto ad un marchingegno compatibile soltanto con i barilotti da 2 litri.
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Sono Valentina Idone e grazie alla mia esperienza di esperta di elettrodomestici, posso offrirvi i migliori consigli sui modelli più adatti alle vostre esigenze. Provo personalmente diversi elettrodomestici e fornisco un’opinione onesta sulle loro prestazioni per aiutarvi a prendere una decisione consapevole.