Il tempo, soprattutto per le donne che lavorano, sembra non bastare mai. Per questo motivo degli attrezzi che, una volta a casa, consentano di velocizzare i lavori domestici, sono sempre bene accetti dalle consumatrici. Una delle incombenze di rito, e spesso meno agevoli da portare a termine dopo una giornata di lavoro, è la preparazione della cena.
Ecco perché trovare il miglior tagliaverdure elettrico ( chiamato anche spiralizzatore ) sul mercato può rappresentare una vera e propria manna dal cielo per chi ha una vita eccessivamente dinamica: si infilano le verdure ed in pochi attimi voilà! Gran parte delle operazioni preliminari alla preparazione della cena sono state portate a termine e… nel migliore dei modi.
Il tagliaverdure elettrico: come scegliere il migliore?
Il tagliaverdure elettrico è uno dei robot da cucina più utili ed apprezzati; questo ormai è assodato. Ma come fare per essere certe di comprare un prodotto che risponda a tutte le esigenze del consumatore? Come consentire, anche ai meno esperti, di concludere un vero e proprio affare? Semplice, basta porre attenzione ad alcuni semplici dettagli:
Materiali
Per quanto riguarda la scelta dei materiali di fabbricazione bisogna operare già a monte una piccola distinzione. L’affettaverdure verrà utilizzato di rado? Se la risposta è sì, va bene anche un prodotto realizzato in materiali non eccellenti (ma comunque discreti) che per forza di cose sarà comunque destinato a durare nel tempo. Diversamente è meglio dirigersi su modelli realizzati in acciaio inossidabile.
Oltre ad essere particolarmente solido e resistente infatti questo materiale, a differenza di altri meno affidabili, non può essere corroso dai succhi e dai residui dei cibi. D’altra parte optare per la plastica significherebbe anche rischiare la rottura del tagliaverdure alla prima accidentale caduta a terra e macchiare le componenti indelebilmente (alcuni alimenti a contatto con questo materiale rilasciano dei liquidi e degli acidi impossibili da rimuovere). Ovviamente un modello in acciaio avrà un costo più elevato rispetto ad un prodotto realizzato in altri materiali.
Mascherine
Dare delle forme sfiziose alle verdure può essere una questione semplicemente estetica oppure, lo sanno bene le madri che tentano ogni giorno di far mangiare ai più piccoli frutta e verdure, un espediente per avvicinare i bambini ad un’alimentazione sana e variegata. Inoltre alcuni alimenti cambiano sapore e consistenza in relazione alla forma con cui vengono tagliati e cotti. I migliori tagliaverdure disponibili sul mercato consentono all’utente di spaziare in tal senso scegliendo, grazie alla sostituzione delle apposite mascherine, di tagliare le verdure a Julienne, a cubetti, a spirale, ecc
Potenza
A differenza dei tagliaverdure manuali, quelli elettrici necessitano per funzionare del lavoro di un piccolo motore interno. Questo, onde evitare noie e fastidi, dovrebbe avere una potenza pari almeno a 150W. Non sarebbe male scegliere modelli ancora più potenti, ma entrerebbero poi in gioco altri particolari quali, ad esempio, l’eventuale intenzione di ridurre i consumi domestici. L’importante è non scendere mai al di sotto di tale wattaggio: si rischierebbe di perdere il tempo che invece si tenta di guadagnare grazie all’utilizzo di un robot da cucina. Un prodotto poco potente infatti tende a surriscaldarsi con una certa facilità e costringe l’utente ad interrompere di continuo le operazioni.
Accessori
Più è ricco il corredo di accessori del tagliaverdure in questione, migliore sarà il prodotto. Tale varietà infatti permette di riscoprire un robot da cucina dotato di funzioni che difficilmente ci si aspetterebbe da un semplice tagliaverdure.
Facilità di pulizia
Alcuni apparecchi hanno un design senza dubbio accattivante e molti utenti spesso si lasciano vincere dall’amore per la bellezza e l’originalità trascurando fattori estremamente più pratici. Se un tagliaverdure non è facilmente pulibile è meglio non comprarlo. Lo sporco che, utilizzo dopo utilizzo, si accumula negli ingranaggi non soltanto rende i cibi poco salutari e la cucina tutto fuorché rispettosa delle più elementari norme igieniche, ma rischia di compromettere seriamente l’andamento del dispositivo che potrebbe rompersi o funzionare male.
Le mascherine da utilizzare per tagliare le verdure hanno spesso degli interstizi molto piccoli che non sempre è facile pulire. In questi casi quindi è meglio scegliere dei modelli facili da montare e smontare e, per chi l’avesse in casa, lavabili anche in lavastoviglie
Manutenzione spiralizzatore: consigli utili
Come fare ad avere la certezza che il proprio tagliaverdure possa conservarsi nel tempo? Dopo essersi assicurati di aver comprato un buon prodotto, la durata dello stesso è in mano all’utente. Pulizia e manutenzione di questo utilissimo robot sono infatti degli aspetti fondamentali da tenere in considerazione.
In genere si procede smontando per intero il robot (o almeno tutte le parti incriminate, per così dire) e pulendo in lavastoviglie o manualmente (questo dipende dai modelli: alcuni tagliaverdure possono essere puliti in entrambi i modi, altri no) l’elettrodomestico.
Un secondo espediente utile a salvaguardare il tagliaverdure elettrico è quello di evitare di lasciare sempre la spina inserita nella presa: un’abitazione soggetta a continui cali di tensione, un improvviso temporale quando a casa non c’è nessuno, corto circuiti et similia possono (anche se più o meno raramente) verificarsi e danneggiare, a volte irrimediabilmente, il tagliaverdure. Insomma; prevenire è meglio che curare.
Prezzi
Come avviene per un gran numero di prodotti, non è possibile dare una stima precisa dei costi di un tagliaverdure elettrico. Molto dipende ovviamente dalla marca e dal modello che si decide di acquistare, non è poi indifferente la scelta del negozio, fisico o virtuale, a cui si è scelto di rivolgersi, per non parlare poi della qualità intrinseca del prodotto (determinata da tutte le caratteristiche sopra elencate).
In sostanza quindi è possibile dire che un spiralizzatore elettrico ha un range di costi compreso tra le 10/15 euro se ci si accontenta di un modello, per così dire, minimal oppure di buona qualità ma dotato di poche funzioni e ancor meno accessori, a ben oltre le 1000/1500 euro per un vero e proprio top di gamma. Per l’utente comune può andar bene anche un prodotto di fascia media solitamente reperibile al prezzo di 50/100 euro.
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Sono Valentina Idone e grazie alla mia esperienza di esperta di elettrodomestici, posso offrirvi i migliori consigli sui modelli più adatti alle vostre esigenze. Provo personalmente diversi elettrodomestici e fornisco un’opinione onesta sulle loro prestazioni per aiutarvi a prendere una decisione consapevole.