La tigelliera appartiene alla categoria di quei piccoli elettrodomestici utili e sfiziosi che tutti vorrebbero avere in casa; concedersi qualche stuzzichino che rompa la routine alimentare infatti, almeno una volta ogni tanto, dovrebbe essere un must! L’oggetto si compone essenzialmente di due piastre metalliche o comunque costruite con materiali refrattari che, una volta azionato il dispositivo, si riscaldano.
Una variante semplificata prevede invece la presenza di un comunissimo stampo (il più delle volte costruito in alluminio) da collocare sul gas al pari di una normalissima padella. Nell’uno o nell’altro caso il risultato sarà comunque quello di cuocere delle ottime tigelle home made. Cosa sono le tigelle? Si tratta di un piatto tipico di alcune zone dell’Emilia Romagna, Modena e Bologna su tutte, che ricorda da vicino una focaccia o una particolare varietà di pane.
A volte chiamate anche crescentine, le tigelle appartengono alla categoria del finger food o degli alimenti da accompagno dato che in molti casi, una volta tagliate, vengono condite con salse, carni, formaggi e spezie. Nell’eventualità in cui si volesse tentare di fare in casa le proprie tigelle, sarebbe ovviamente necessario procurarsi una buona tigelliera. Ecco allora qualche utile suggerimento.
Come scegliere una tigelliera
Dato che le crescentine fanno parte di quella categoria di alimenti regionali che tanto arricchiscono la cucina tipica italiana, non è detto che tutti ne conoscano il sapore o che siano in grado di scegliere autonomamente la tigelliera migliore tra quelle presenti sul mercato.
Non potendo in questa sede sopperire alla prima mancanza, si è pensato quanto meno di dare dei suggerimenti a chi fosse intenzionato ad acquistare questo utile attrezzo da cucina. Ecco allora tutte le caratteristiche che un buon prodotto dovrebbe sempre possedere:
Materiali
Dei materiali si è in qualche modo parlato, anche se di volata, appena qualche riga addietro. In genere questi elettrodomestici sono realizzati, almeno per quanto riguarda le piastre, in metallo oppure in pietra refrattaria o naturale. Nel primo caso si preferisce la ghisa, materiale molto utilizzato anche per altri oggetti da cucina in virtù della robustezza e della capacità di distribuire uniformemente il calore proveniente da una resistenza elettrica o dalla fiamma dei fornelli su tutta la superficie cuocendo meglio quindi tutti gli alimenti.
La stessa proprietà possiede anche la pietra la quale, tra l’altro, restituisce all’utente delle tigelle molto più vicine al sapore originale. In sintesi insomma tanto la ghisa quanto la pietra sono degli ottimi materiali per realizzare i rivestimenti interni delle tigelliere ma quest’ultima è forse lievemente migliore dell’altra.
Accessori
Alcuni prodotti sono stati, per così dire, riveduti e corretti nella loro forma originale. Sotto la generica voce “accessori” si è quindi pensato di illustrare queste variazioni sul tema e darne una valutazione sintetica. In certi casi la tigelliera tradizionale è stata elaborata aggiungendo delle maniglie anticalore e sostituendo i materiali di cui sopra con dell’acciaio.
Per quanto riguarda l’introduzione delle maniglie anticalore non ci si può certo esprimere negativamente: si tratta di una forma supplementare di sicurezza che ovviamente non guasta mai. Relativamente ai materiali ci si è già pronunciati poco prima: pietra naturale o refrattaria e ghisa rappresentano di sicuro le soluzioni migliori anche se comunque l’acciaio ha il suo perché. Forse è più interessante tenere in considerazione la variante che offre all’utente la possibilità di scegliere tra 3 differenti posizioni di cottura.
Versatilità
Alcune tigelliere possono dirsi anche parecchio versatili. Esse infatti offrono a chi le possiede la possibilità di cuocere diversi altri alimenti (toast e piadine su tutti), caratteristica questa parecchio utile se si considera che acquistare un simile dispositivo permetterebbe di risparmiare spazio negli sportelli dato che si avrebbe in casa un elettrodomestico 3 in 1.
Termostato
La presenza del termostato, un po’ come accade per altri attrezzi da cucina, è davvero molto utile. Esso consente ovviamente di impostare i tempi di cottura evitando la stretta sorveglianza dell’alimento in preparazione e consentendo all’utente di allontanarsi momentaneamente per svolgere altre piccole operazioni.
Dimensioni
Sul mercato esistono tigelliere dalle dimensioni abbastanza differenti. Come accennato in precedenza, i modelli che prevedono un utilizzo simile a quello di una padella possono cuocere contemporaneamente non più di 7 crescentine (esistono comunque anche delle varianti più piccole ad 1 o a 4 posti).
Le tigelliere elettriche possono invece sfornare anche una quindicina di crescentine alla volta. In questo caso non esiste un modello migliore dell’altro; spetta infatti all’utente orientarsi su una variante o su un formato piuttosto che su proposte differenti basandosi essenzialmente sulle proprie necessità.
La manutenzione
In genere la tigelliera non richiede all’utente chissà quali cure ed attenzioni. L’importante è infatti pulirla scrupolosamente dopo ogni utilizzo evitando di affidarsi a materiali abrasivi o a detergenti aggressivi; si opti semmai per spugne appena inumidite con acqua. Inoltre tale elettrodomestico non può in nessun caso essere pulito in lavastoviglie.
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Sono Valentina Idone e grazie alla mia esperienza di esperta di elettrodomestici, posso offrirvi i migliori consigli sui modelli più adatti alle vostre esigenze. Provo personalmente diversi elettrodomestici e fornisco un’opinione onesta sulle loro prestazioni per aiutarvi a prendere una decisione consapevole.