Il tritacarne è uno strumento che consente a chiunque abbia una certa predilezione per i cibi fatti in casa di assecondare le sue inclinazioni. Esso però può anche essere utilizzato nelle cucine e nei laboratori delle piccole e medie attività commerciali in qualche modo legate alla somministrazione dei cibi. Grazie a questo elettrodomestico infatti si possono lavorare in tutta autonomia diversi tagli di carne, scelti ovviamente in modo tale da garantirsi una certa qualità della materia prima.
D’altra parte se si considera che purtroppo sempre più spesso il telegiornale o i media in genere portano alla luce scandali legati alla cattiva lavorazione ed alla pessima qualità dei macinati acquistati nei supermercati, l’idea di comprare un tritacarne non deve poi sembrare tanto strana. Diciamoci inoltre la verità: congelati e preconfezionati ci arrivano in tavola senza che nessuno abbia modo di accertarsi fino in fondo della salubrità del processo di preparazione, cosa che in molti casi non depone di certo a nostro favore.
A parte la certezza di una maggiore genuinità della carne ottenuta utilizzando un buon tritacarne, c’è un altro vantaggio legato all’impiego di questo attrezzo da cucina: il risparmio. I preparati, lo sappiamo tutti, costano in genere molto di più rispetto agli ingredienti base. Se quindi si hanno a disposizione un po’ di tempo, la giusta attrezzatura e la capacità manuale richiesta perché non provvedere da sé ai bisogni della famiglia?
Chiaramente l’acquisto di un tritacarne non può essere effettuato a cuor leggero ed è quindi importante che prima di mettere mano al portafogli ci si documenti adeguatamente sulle caratteristiche di questo attrezzo. Siamo qui per questo.
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Tritacarne elettrico e manuale
Semplificando un po’ il discorso potremmo dire che sul mercato esistono tendenzialmente due diverse tipologie di tritacarne: quelli manuali e quelli elettrici. Nel primo caso avremo davanti un prodotto molto semplice da utilizzare ed altrettanto economico da acquistare. E’ chiaro che la componentistica impiegata per realizzare tali marchingegni è tutto fuorché tecnologicamente avanzata, ma i risultati sono comunque garantiti.
Questo genere di apparecchio tagliuzza nella maniera più fine possibile i pezzi di carne evitando comunque di lasciare che i succhi qui contenuti fuoriescano: proprio qui sono conservate infatti molte sostanze nutritive tipicamente reperibili in questo alimento. Per usare un simile apparecchio sarà necessario introdurre la carne tagliata a pezzi nell’apposito alloggio presente sulla parte superiore del macchinario ed aspettare che poco alla volta essa finisca sotto tiro del coltello rotante contenuto nel corpo macchina.
Quest’ultimo viene attivato da una manovella. La carne macinata infine verrà fuori da un pertugio sito nella parte inferiore dell’oggetto. Se non si fosse soddisfatti del risultato ottenuto si potrebbe ripetere più volte l’operazione. Certo, questo metodo implica la perdita di un po’ di tempo in più rispetto a quanto non si faccia utilizzando la variante elettrica e richiede anche una certa dose di energie, ma c’è da dire che la carne, lavorata in questa maniera non perde i succhi di cui si compone e conserva inalterata la sua consistenza.
Passiamo adesso ai tritacarne elettrici. Essi possono prevedere o meno tra i vari ingranaggi anche la presenza di una cinghia di distribuzione. Qualora questa componente fosse inclusa nel corpo macchina, la potenza sarebbe meglio gestita dato che verrebbe erogata in maniera molto graduale. La prima categoria di tritacarne consta di norma anche di un motore abbastanza potente, nell’altro caso invece questo pezzo è meno prestazionale, ma i risultati saranno comunque paragonabili.
Per utilizzare un tritacarne elettrico la procedura da seguire è praticamente la stessa di quella già descritta nel caso della variante manuale, l’unica differenza ovviamente sta nell’automazione del processo. Tale macchinario comunque consente di lavorare la stragrande maggioranza dei tagli di carne e persino la frutta secca, alcune tipologie di formaggi ed anche i pomodori.
E’ ovvio che se è vero che l’impiego un tritacarne elettrico risulta in generale più pratico e veloce è anche vero che il consumo energetico legato all’uso del dispositivo potrebbe essere rilevante e che non sempre il prodotto grazie ad esso lavorato manterrà alti standard qualitativi (il calore che la velocità di rotazione delle lame tende a sviluppare all’interno del corpo macchina priva la carne infatti dei succhi che, come abbiamo visto, contengono buona parte delle sostanze nutritive presenti in questo alimento).
Tritacarne: come scegliere quello giusto?
Fatta quindi questa opportuna distinzione tra tritacarne elettrici e tritacarne manuali, è arrivato il momento di sondare le caratteristiche comuni ad entrambe le tipologie di apparecchi e di porre in risalto quindi quelle che possono fare la differenza tra un prodotto di bassa lega ed uno altamente performante. Ecco allora quali qualità sarà opportuno ricercare nell’oggetto che si intende acquistare:
Materiali
I materiali con cui vengono di solito costruiti i tritacarne appartengono a due grandi categorie, il PVC ed il metallo. Ovviamente questa affermazione si adatta soltanto al corpo macchina perché le lame ed i dischi, per resistere nel tempo e per garantire prestazioni ottimali, possono essere fabbricati soltanto in acciaio inossidabile. Torniamo quindi ai tritacarne nella loro interezza.
Quando essi sono costruiti in plastica risultano in genere molto leggeri e nella maggior parte dei casi anche compatti. Questa variante di solito non contempla la presenza di un motore ed è quindi necessario azionare la manovella perché il sistema lavori. I tritacarne di plastica, sebbene abbiano i loro pregi, non consentono di macinare molti tipi di carne e sono spesso sprovvisti di accessori utili che invece non mancano in altre varianti del prodotto.
Inoltre non si caratterizzano certo per la facilità con cui l’utente può pulirli. Per quanto riguarda i tritacarne in metallo invece bisogna dire che in commercio possiamo trovare articoli realizzati interamente in acciaio inox o varianti costruite in alluminio pressofuso. Ciascuno dei due casi garantisce una certa solidità strutturale.
Questi modelli inoltre sono spesso predisposti per ospitare un motore (non è raro che sia presente anche la manovella) ed hanno in genere dimensioni variabili. Essi meglio si adattano ad un uso frequente e prolungato.
Dimensioni
Valutare le dimensioni del tritacarne può rappresentare un utilissimo criterio di selezione. Chiaramente in tal senso molto dipende dall’uso che si intende fare del macchinario, ma anche dal tipo di carne che si suole macellare.
Preparare, magari per una scorta annuale, dei salumi oppure ancora degli insaccati sfruttando carne suina o bovina significa avere la necessità di lavorare con una macchina dalle dimensioni abbastanza grandi, realizzata grazie all’impiego di buoni materiali e perfettamente in grado di rimanere in funzione anche per quattro ore filate. Dimensioni più contenute si adattano invece a chi utilizza il macchinario più raramente e comunque per lavorare piccole porzioni di carne.
Accessori
Anche per quanto riguarda il tritacarne, un po’ come succede per molti altri elettrodomestici, è utile se non necessario badare agli accessori inclusi nel package. Chiaramente il più delle volte un modello iperaccessoriato ha un costo meno contenuto, ma spesso il gioco vale la candela. Tra gli allegati più utili ricordiamo innanzitutto i dischi che, in relazione alle loro caratteristiche, possono dare modo all’utente di lavorare un ventaglio più o meno ampio di carni o di ottenere dei triti aventi consistenze differenti.
Questa caratteristica è molto importante: si pensi alla necessità di rendere il più fine possibile la carne da utilizzare magari per preparare un ripieno nei ravioli o nei tortellini ed alla diversa consistenza che serve invece per della carne da ragù. Attenzione quindi che i dischi inclusi nella confezione siano almeno tre e che ovviamente siano facilmente intercambiabili.
Utile è anche l’accessorio in genere utilizzato per preparare le salsicce e che consta di un cono dalle dimensioni differenti in cui viene sistemato il budello che servirà a contenere il trito di carne. Non guasta poi la presenza dell’accessorio comunemente impiegato per la preparazione dei paté. Chiuso l’argomento carne, si tenga presente che nelle confezioni dei migliori prodotti sono spesso reperibili anche degli accessori che consentono di lavorare i pomodori, magari per realizzare un’ottima passata home made, o i formaggi.
In questo caso si tratterà di dischi aventi una trama particolare, di supporti per coni e di aggeggi che consentano di trattare il formaggio in modo da ottenere una pasta a grana fine o grossa. Se questa possibilità alletta l’utente è bene orientarsi a priori su macchine molto accessoriate: con un un’unica spesa, anche se più sostanziosa, ci si porterà a casa un oggetto in grado di assolvere a diverse funzioni e si risparmierà spazio sugli scaffali della cucina.
Spesso inclusi nella confezione sono anche un pressino, utile a pigiare la carne dentro il corpo macchina dell’oggetto qui in esame, una ciotola in cui raccogliere il prodotto finito ed un vassoio su cui disporre la materia prima quando ancora si è alla fase iniziale della lavorazione.
Manutenzione
Eccoci arrivati finalmente all’ultimo aspetto da tenere in considerazione quando ci si accinge ad acquistare un tritacarne; la facilità di manutenzione. Una corretta pulizia del macchinario dopo ogni utilizzo è a dir poco fondamentale tanto per garantire quegli alti standard igienici a cui in genere ambiscono i sostenitori dell’home made, tanto per mantenere sempre efficiente questo utile elettrodomestico.
I tritacarne elettrici constano in genere di parti smontabili da lavare in lavastoviglie oppure manualmente. Chiaramente la parte dell’oggetto in cui trova alloggio il motore non andrà mai messa sotto il getto d’acqua, ma verrà pulita al massimo con una pezzuola inumidita. Diverso è il discorso per i tritacarne in plastica che non avendo parti elettriche possono essere lavati per intero. Anche in questo caso comunque esistono dei modelli che prevedono lo smontaggio di alcune parti, ma non sempre rimontare queste ultime risulterà agevole come sperato.
Un suggerimento utile per semplificare le operazioni di manutenzione? Beh, una volta macinata tutta la carne che si ha a disposizione, ci si procuri un po’ di pane raffermo e lo si introduca nell’apparecchio come se lo si volesse lavorare. Sulla mollica si saranno attaccati molti residui di grasso, ma anche dei pezzetti di carne.
Ciò non significa che il macchinario non debba comunque essere pulito in tutte le sue parti, ma l’operazione sarà di sicuro più semplice e veloce. In ogni caso il consiglio è quello di prediligere sempre dei modelli che possano essere smontati in tutte le loro parti in maniera tutto sommato abbastanza immediata.
1) Bosch MFW3520W
Ho recentemente testato il tritacarne elettrico Bosch MFW3520W e non posso fare a meno di dirti che la mia esperienza è stata più che positiva. Il congegno, a mio parere, ha infatti una marcia in più. Ne ho apprezzato, tanto per cominciare, il design semplice e compatto, elemento questo che mi ha permesso di muovermi agilmente in una piccola cucina e di riporre l’apparecchio non più in uso in uno qualsiasi dei miei pensili.
Un altro elemento che ho trovato decisamente vantaggioso è il bassissimo numero di Db prodotti dalla macchina in funzione. Le caratteristiche tecniche di Bosch MFW3520W sono infine quelle di un prodotto di alta fascia: ricco corredo di accessori, potenza elevata (1500W), velocità di marcia ed ottima fattura. Stabile e facile da gestire, l’articolo è comunque leggermente costoso.
Pro: design semplice e compatto, silenziosità, ricco corredo di accessori, alte prestazioni, buona fattura, facile gestibilità, stabilità
Contro: prezzo
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2) RGV Tritaexpress
Sì, è vero: l’aspetto del tritacarne elettrico RGV Tritaexpress non è granché. Quello che conta però è la qualità e questo dispositivo ne ha da vendere. Il primo punto a favore del congegno proposto è che tutte le parti in futuro contatto cogli alimenti sono state realizzate in acciaio inossidabile. Questo mi pare un grosso vantaggio visto che la principale alternativa, la plastica, tende a rompersi e macchiarsi facilmente, ad impregnarsi di odori non sempre gradevoli ed a diventare tossica se surriscaldata.
Graditissima è inoltre la possibilità di selezionare la funzione reverse così come quella di scegliere quale dei tanti accessori inclusi nel corredo utilizzare. RGV Tritaexpress mi è sembrata una buona macchina casalinga, facilmente gestibile e caratterizzata da un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Pro: buona fattura, ricco corredo di accessori, funzione reverse, facile gestione, ottimo rapporto qualità/prezzo
Contro: design sgradevole, incompatibilità con ossa e parti troppo dure
3) Tritacarne elettrico RGV Duetto Plus
Sei in cerca di un tritacarne elettrico versatile? RGV Duetto Plus potrebbe fare al caso tuo. Questo congegno ha un design piacevole e compatto. Sebbene sia perlopiù realizzato in plastica, le parti che entrano in contatto con gli alimenti sono invece costruite in acciaio inox. All’apparenza esile e malpiantato, il dispositivo è dotato di piedini antiscivolo e gode quindi di una certa stabilità.
Riccamente accessoriato, il tritacarne che ti propongo ti permetterà di gustare ottime passate home made, conserve, kubbe, verdure e formaggi grattugiati. Ovviamente potrai anche tritare ed insaccare. RGV Duetto Plus ti consentirà inoltre di invertire il senso di macinazione. Il prodotto mi è parso semplice e funzionale, economico ed adatto ad un uso prettamente domestico (la potenza è infatti abbastanza limitata).
Pro: versatilità, design curato, buona fattura, stabilità, ricco corredo di accessori, possibilità di invertire il senso di macinazione, facile gestibilità, prezzo
Contro: potenza limitata
- TRITACARNE ELETTRICO - Il tritacarne elettrico permette di...
4) Reber 9501 N
Neanche il tritacarne elettrico Reber 9501 N è bello a vedersi. Tutto sommato però offre delle buone prestazioni ed il suo design spartano si accompagna ad una certa solidità. La caratteristica che più ho apprezzato di questo congegno è l’uso massiccio del metallo (acciaio inox, ghisa ed alluminio). Ti ho già spiegato perché, a mio parere, si tratta di un grosso punto a favore e non tornerò quindi sull’argomento.
Il dispositivo è pensato per insaccare e per tritare carni non essiccate, ma non è capace di gestire le cotenne di maiale o le ossa. Reber 9501 N si avvale di motore elettrico ad induzione e lavora velocemente, in più può essere arricchito da tantissimi accessori acquistabili in separata sede. Il dispositivo è però costoso e non mi è sembrato semplicissimo da gestire.
Pro: solidità, buona fattura, versatilità, potenza, velocità, possibilità di acquistare parecchi accessori
Contro: design molto spartano, prezzo, gestione difficoltosa
5) Bosch MFW68660
Voglio concludere la mia personale lista dei tritacarne elettrici top parlandoti di Bosch MFW68660, il dispositivo che io giudico il migliore in assoluto. Con i suoi 2200W di potenza potrai tritare velocemente la qualsiasi. Anzi, per essere precisi, ho appurato che basta un minuto scarso a lavorare poco meno di 4,5 chili di carne.
Ma la cosa che mi ha fatto innamorare di questo congegno è la possibilità di spaziare tra 20 diverse funzioni. Potrai insomma tritare, preparare dei salumi, grattugiare formaggi e verdure, rimediare una spremuta di frutta, una passata di pomodoro home made o persino lavorare il pesce. Bosch MFW68660 è insomma un ottimo prodotto, stabile e sicuro, ad ingombro ridotto, realizzato sfruttando i migliori materiali e decisamente versatile. Ovviamente però la qualità si paga…
Pro: potenza elevata, velocità notevole, 20 funzioni selezionabili, design intelligente, buona fattura, ricco corredo di accessori
Contro: prezzo, rumorosità
6) Tritacarne manuale Ilsa SRL 1720100GVVV
Preferisci i tritacarne manuali? Nessun problema, ho testato anche quelli! Uno dei prodotti che più è riuscito a convincermi è Ilsa SRL 1720100GVVV. Questo articolo in ghisa ti permette di lavorare le carni in maniera quasi professionale. Il materiale con cui è fabbricato lo rende poi praticamente eterno.
Del tritacarne in esame ho apprezzato molto il design ergonomico, elemento che aiuta a macinare con velocità. Facilissimo da utilizzare, ad ingombro ridotto e con sistema di fissaggio solido e robusto, Ilsa SRL 1720100GVVV ha tutto sommato anche un bell’aspetto. Ottimo mi è parso infine il rapporto qualità/prezzo vantato dall’oggetto.
Pro: buona fattura, design compatto, ergonomico e curato, facilità di gestione, valido sistema di fissaggio, ottimo rapporto qualità/prezzo
Contro: pochi accessori, possibilità che alcuni residui metallici passino sulla carne in lavorazione
- Tritacarne in Ghisa stagnata
7) Tre Spade Tre 10800L
Il tritacarne manuale Tre Spade Tre 10800L è stato realizzato in acciaio inossidabile. Anche in questo caso perciò robustezza e solidità non lasciano certo a desiderare. Ho potuto appurare personalmente poi che il prodotto riesce a tritare pure le parti più dure della carne, cosa che costituisce sicuramente un punto in suo favore.
Caratterizzato da dimensioni compatte, maneggevole e facile da gestire, l’articolo vanta un sistema di fissaggio regolabile del tipo a morsetto ed è quindi stabile e sicuro. Tre Spade Tre 10800L è uno dei prodotti migliori nella sua categoria, ma in relazione ai tanti competitors è forse un pelino troppo costoso.
Pro: buona fattura, capacità di lavorare anche parti dure, stabilità, morsetto regolabile, design semplice e compatto, facilità di gestione
Contro: pochi accessori, prezzo
8) Hanchen
Nella categoria dei tritacarne manuali Hanchen è sicuramente il migliore in assoluto. L’articolo, e l’ho verificato personalmente, è in grado di macinare la qualsiasi ed è inoltre corredato da moltissimi accessori. Un altro punto a suo favore è la scelta progettuale della casa produttrice di utilizzare per la fabbricazione soltanto acciaio inossidabile.
Il tritacarne in esame mi è sembrato molto robusto e capace di resistere anche alla minaccia della ruggine. Di facile gestione, costruito rispettando i criteri base dell’ergonomia ed adatto a sostenere lunghe lavorazioni, Hanchen poggia su 4 piedini ed è quindi molto stabile. Unica pecca? Il prezzo, sicuramente più alto rispetto allo standard.
Pro: versatilità, ricco corredo di accessori, buona fattura, robustezza, ottima gestibilità, capacità di sostenere lunghe lavorazioni, design intelligente
Contro: prezzo
- 【Acciaio Inossidabile】Il corpo del tritacarne e le sue parti...
Sono Valentina Idone e grazie alla mia esperienza di esperta di elettrodomestici, posso offrirvi i migliori consigli sui modelli più adatti alle vostre esigenze. Provo personalmente diversi elettrodomestici e fornisco un’opinione onesta sulle loro prestazioni per aiutarvi a prendere una decisione consapevole.